Quattordici progetti per 20 milioni di euro «Si parte dal centro»

Quattordici progetti per 20 milioni di euro «Si parte dal centro»
IL BANDOMACERATA Quattordici progetti per il rilancio di Macerata ma servono 20 milioni. Una strategia urbanistica basata su una visione di città il cui focus sia il recupero, la...

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IL BANDO
MACERATA Quattordici progetti per il rilancio di Macerata ma servono 20 milioni. Una strategia urbanistica basata su una visione di città il cui focus sia il recupero, la valorizzazione e il rilancio del centro storico. E' il contenuto del programma che l'assessore Silvano Iommi ha inteso riassumere simbolicamente col titolo Accesso al Castrum Maceratae proprio per indicare sia la visione complessiva della città già in gran parte delineata nel programma amministrativo di mandato, sia la linea strategica da seguire nel breve e medio periodo con la partecipazione ad una serie di bandi previsti dal 2023 e per i trienni successivi e fino al 2034.

Lattesa
Mentre si è in attesa dell'esito del bando relativo al Programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare, scaduto nel marzo scorso, il Comune partecipa ora al nuovo bando nazionale sulla Rigenerazione Urbana per il triennio 2021-2023 tanto che nella seduta di giunta del 12 maggio scorso è stata deliberata la prima parte di un programma pluriennale composto da 14 progetti per un ammontare di 20 milioni di euro. «La giunta comunale sta cercando di definire in corso d'opera una strategia urbanistica basata su una visione di città il cui focus sia il recupero, valorizzazione e rilancio del centro storico inteso come reale motore propulsivo e attrattivo capace di assicurare la ripartenza e la resilienza della città stessa ha ribadito l'assessore Iommi-. Tutti sanno da almeno mezzo secolo che uno dei nodi fondamentali da sciogliere a livello comunale per raggiungere questo obiettivo di riqualificazione e rifunzionalizzazione del centro storico è la facilità di arrivo, sosta e attracco per una migliore mobilità anche pedonale, realizzati nelle forme, tecniche e dimensioni adeguate a un capoluogo che vuole guardare al futuro senza alterazione negativa dell'equilibrio armonico tra vitalità e vivibilità».
Gli interventi
Gli interventi deliberati dall'amministrazione comunale, che possono essere approvati tutti o in parte, riguardano il recupero dell'ex Chiesa di San Rocco all'angolo tra vicolo Costa e vicolo Monachesi da destinare ad auditorium e casa della gioventù, la ricostruzione volumetrica dell'ex chiesa di Santa Maria in Torregiana a Fontescodella da destinare a casa del parco, riqualificazione del corridoio innocenziano' come spazio espositivo e manutenzione straordinaria dello Sferisterio, restauro lato est dell'ex chiostro di San Lorenzo con rifacimento della pavimentazione e arredo dell'attuale largo Beligatti, ripristino dell'ex piazza delle erbe e della pescheria (oggi largo Donatori del sangue), in via Don Minzoni, con trasferimento del monumento a Mazzini in piazza Mazzini, arredo urbano di piazza San Giovanni con sostituzione dell'attuale grigliato ammalorato, sedute circolari intorno a un oculo trasparente che lascia vedere l'interno dell'antico pozzo/cisterna dei gesuiti ribattezzato pozzo della cultura'. Ancora il restauro di Fonte Santa Maria Maddalena e sistemazione del contesto ambientale in via Torregiana, restauro e valorizzazione di Fonte Agliana a valle di viale Leopardi, ricostruzione e valorizzazione ambientale della Fonte Pozzo del Mercato a valle dello Sferisterio e di vicolo Orfanelli, riapertura parziale dell'antico passaggio dell'Oratorio filippino (ex negozio Pietrarelli di corso Repubblica). Infine opere per il superamento delle barriere architettoniche nel sottopasso di piazza Garibaldi, con rigenerazione dei giardini Diaz/Forte Macallè e altre aree verdi nei quartieri ed interventi di ristrutturazione generale dello stadio Helvia Recina e manutenzione straordinaria del palazzetto dello sport di Fontescodella. Come è noto l'obiettivo del bando sulla rigenerazione urbana è quello di finanziare progetti comunali volti alla riduzione dei fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale attraverso un insieme sistematico di opere.
I vincoli

«Tuttavia, considerati anche i vincoli imposti dal programma ministeriale circa la conformità urbanistica dei progetti e la proprietà pubblica degli immobili oggetto di intervento, -ha concluso l'assessore Iommi- si è deciso di rinviare al prossimo bando di settembre/ottobre alcuni progetti tra i quali quello del parcheggio Belvedere Leopardi, inserito nel parco delle fonti periurbane del versante nord, avviando nel contempo la procedura di variante urbanistica dell'area».
Mauro Giustozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico