Possibili anche nuovi usi nell'area del vecchio ospedale La vendita dello «scheletro rosso» riparte dal valore di 6,4 milioni

Possibili anche nuovi usi nell'area del vecchio ospedale La vendita dello «scheletro rosso» riparte dal valore di 6,4 milioni
LE INCOMPIUTEANCONA Una firma per sbloccare il cantiere dell'ex Umberto I e veder arrivare i primi inquilini a fine 2018. La Provincia al lavoro per il progetto di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LE INCOMPIUTE
ANCONA Una firma per sbloccare il cantiere dell'ex Umberto I e veder arrivare i primi inquilini a fine 2018. La Provincia al lavoro per il progetto di riqualificazione dell'ex liceo Savoia per riportare in centro i 190 dipendenti. In arrivo il bando per vendere l'ex sede della Provincia in corso Stamira a cinque anni dalla fine della bonifica dall'amianto. Piccoli passi avanti nel triangolo delle incompiute, tasselli per dare nuove funzioni a immobili nel pantano della crisi.

Ex Umberto I
La crisi economica è stata ad esempio l'inizio della fase di stallo per la trasformazione dell'ex Umberto I. Il progetto per realizzare nei padiglioni del vecchio ospedale, chiuso ormai da 16 anni, il villaggio residenziale Il Cardeto, 300 tra appartamenti di pregio e lussuosi attici con vista mare, è ancora pesantemente zavorrato dalla crisi del mercato immobiliare. Il piano di recupero concordato tra Comune e l'impresa Santarelli (che nel 2007 pagò il complesso ospedaliero 72 milioni) è scaduto nel 2015. Quasi trecento appartamenti bloccati nel cuore della città. In questi mesi la proprietà e l'amministrazione si sono confrontati sul nuovo piano, della durata di dieci anni, che potrebbe anche prevedere, oltre agli usi abitativi, anche la costruzione di spazi destinati al terziario, con studi professionali, ambulatori medici e uffici. Così da creare le condizioni per far ripartire la trasformazione e scongiurare l'incompiuta ex Umberto I con la sua area di 4,5 ettari con edifici per 150.000 metri cubi.
Primi residenti
Nelle prossime settimane è atteso l'incontro che dovrebbe poi portare alla firma della convenzione entro l'estate. Se la tabella di marcia sarò rispettata il cantiere potrà ripartire ed entro il 2018 i primi residenti potrebbero entrare nelle nuove abitazioni nell'area a monte, verso il parco del Cardeto, dove sono stati realizzati anche attici con una vista mozzafiato sulla città. Gli interventi, prima dello stop, hanno interessato gli ex padiglioni 6, 7 e 8 e un edificio realizzato ex novo. Ancora da avviare invece le riqualificazioni dei padiglioni nella parte più vicina a largo Cappelli. Qui invece, per la precisione negli ex padiglioni 1 e 2, va avanti il cantiere dell'Asur destinato a realizzare il poliambulatorio, ora aperto al Viale della Vittoria, e della Rsa, con un investimento da 12 milioni. I lavori avviati un anno fa dovrebbero concludersi (salvo imprevisti) entro fine anno (da contratto la conclusione è prevista per il 24 novembre 2017).
Ex Provincia

Bocciata un mese fa l'operazione «cittadella giudiziaria» dal Ministero, la presidente Liana Serrani ha chiesto agli uffici di lavorare al nuovo bando per mettere all'asta la vecchia sede di corso Stamira. «A breve il bando sarà pubblicato» assicura la presidente. Chiusa nel 2005 per la presenza dell'amianto, l'ex sede della Provincia è tornata sul mercato da aprile 2012 dopo una spesa di 6 milioni per liberare dall'amianto i sette piani del palazzo. L'asta ripartirà dalla valutazione di 6,4 milioni, l'ultima stima effettuata dall'Agenzia delle Entrate e consegnata poche settimana fa agli uffici provinciali. Le attuali destinazioni d'uso previste dal Piano regolatore sono commercio al dettaglio con superficie di vendita fino a 250mqesercizi di vicinato; pubblici esercizi; complessi direzionali e terziari; sedi istituzionaliamministrative, parcheggi privati. Ma gli usi potrebbero essere ampliati anche in base alle eventuali ipotesi di riqualificazione o richieste dei potenziali acquirenti.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico