Più restrizioni e controlli ma la scuola supera il test

Più restrizioni e controlli ma la scuola supera il test
LA GIORNATAPESARO Il rientro a scuola dopo tre mesi: una giornata da ricordare, tanto che lo stesso dirigente regionale scolastico Marco Ugo Filisetti ha scelto Pesaro, la città...

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LA GIORNATA
PESARO Il rientro a scuola dopo tre mesi: una giornata da ricordare, tanto che lo stesso dirigente regionale scolastico Marco Ugo Filisetti ha scelto Pesaro, la città più colpita dalla pandemia, per la sua visita di saluto. Sorrisi ma niente abbracci. Ma anche più regole e controlli, più vigilanza, più fermate, più autobus. Una giornata anche di rodaggio quella di ieri dove l'emozione si è presa giustamente il palcoscenico. Certo, sono state evidenziate delle criticità, ma nulla che non si possa aggiustare. Qualche esempio? E' saltata la connessione in alcune classi che hanno scelto il fifty-fifty, 50% in presenza e 50% a distanza.

Gli effetti
Si sono avute alcune segnalazioni di bus con studenti in piedi, soprattutto sulle linee verso il Fanese. Altre linee in servizio verso l'agrario Cecchi sono arrivate in ritardp, un po' troppa ressa all'arrivo degli studenti al campus scolastico al Santa Marta tra le 7.30 e le 8, ma Adriabus, polizia locale e protezione civile assicurano che si sistemerà tutto. Per il resto le ansie della vigilia si sono sciolte nel sorriso dei ragazzi e nello scambio di qualche battuta ironica e affettuosa con la propria insegnante. Siamo entrati in alcuni degli istituti superiori rientrati al 50%. In classe il distanziamento c'è con la scelta dei presidi di sistemare le classi intere nelle aule più grandi. Difficoltà in più per gli studenti invece ad adattarsi alle nuove regole, che dirigenti e docenti devono far rispettare fuori dall'aula, nei corridoi e negli spostamenti fra il cortile esterno, gli spazi comuni e i laboratori, come accade al plesso Mengaroni o al linguistico, Mamiani. Mentre ci sono plessi come il Cecchi, che già un paio di settimane fa avevano in presenza per l'attività di laboratorio, quella stessa classe che oggi si ritrova invece dimezzata e in didattica a distanza.
Il monitoraggio
in una quinta classe dello scientifico Marconi, ci accoglie la professoressa di chimica, Roberta Enriquez. Di fronte metà della classe e sul monitor digitale, in alto alla parete, interagiscono i compagni collegati a distanza. «E' stata una vera emozione rivedere i ragazzi al proprio banco commenta il preside Rossini - c'è un vero e proprio bisogno di normalità. Abbiamo scelto una metodologia già sperimentata ma con la particolarità di avere introdotto in metà delle classi, schermi ad alta risoluzione e lavagne digitali, che hanno permesso di potenziare in modalità sincrona la didattica a distanza. Non tutti gli istituti pesaresi però hanno lo stesso livello di connessione per vari motivi, di qui la scelta di accogliere il 50 per cento delle classi ma per la loro interezza». «E' importante sì per i ragazzi ma altrettanto lo è per noi docenti ritrovarsi in presenza - commenta l'insegnante di chimica ciò che è mancato nei mesi di didattica a distanza, è stato soprattutto l'aspetto umano e della condivisione. Non sempre si è in grado di capire se al di là del monitor i ragazzi ci seguono e comprendono la spiegazione».
Nuove regole
Al liceo artistico Mengaroni, poco dopo le 11 al cambio d'ora, ecco alcuni studenti che all'uscita dalla propria classe si ritrovano nel cortile esterno, indossando la mascherina e distanziati fra loro. La preside, Serena Perugini, ha riorganizzato la didattica con metà del numero delle classi in presenza a settimane alterne ma per la totalità del numero di alunni. Due studentesse di seconda C, Elisa ed Aisha all'esterno del plesso raccontano il loro primo giorno. «La nostra classe è rientrata per intero, venti in aula e due compagni assenti. Il rientro? E' andato abbastanza bene ma per tutti noi ci sono nuove regole più severe a cui dobbiamo attenerci. Le raccomandazioni e i richiami ripetuti nella mattinata dagli insegnanti, sono sempre per mantenere le giuste distanze. Fra le nuove regole c'è quella di arieggiare e tenere le finestre aperte ad ogni cambio ora, ma rimanendo ognuno al proprio banco senza spostarsi per parlare con i compagni vicini. Più controllo anche semplicemente per andare in bagno, uno alla volta magari a distanza di cinque minuti. Infine su indicazione della scuola, l'utilizzo del cortile esterno anche per fumare una sigaretta, avviene a rotazione e per questo ci dovrà essere un calendario con l'indicazione da una settimana all'altra, delle classi che potranno usufruire del cortile per fasce orarie».
Collaborazione

All'Alberghiero Santa Marta sono presenti a giornate alterne 19 classi su 38. «E' stata data ai ragazzi una settimana di tempo per vedere come procede la nuova riorganizzazione per classi intere - commenta il preside, Roberto Franca sono passato durante tutta la mattinata classe per classe per spiegare ai ragazzi le nuove regole e chiedere la loro collaborazione. Questo sistema può reggersi solo così altrimenti dimezzeremo le classi. Restrizioni introdotte soprattutto nell'intervallo o alle macchinette per bevande e snack. I ragazzi devono stare il più possibile in aula, e non ritrovarsi o sostare nei corridoi».
Letizia Francesconi
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Corriere Adriatico