PESARO Il personale in forza ad Asur-Area Vasta 1 è carente anche per garantire

PESARO Il personale in forza ad Asur-Area Vasta 1 è carente anche per garantire
PESARO Il personale in forza ad Asur-Area Vasta 1 è carente anche per garantire la giusta turnazione e le imminenti ferie all'interno delle due strutture per anziani Casa...

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PESARO Il personale in forza ad Asur-Area Vasta 1 è carente anche per garantire la giusta turnazione e le imminenti ferie all'interno delle due strutture per anziani Casa Roverella e Casa Aura interne al complesso di Santa Colomba. E' la struttura privata convenzionata Casa Roverella, come riferiscono anche i medici di base che regolarmente visitano nel complesso, a operare con personale non sufficiente. Pare comunque, come osservano le parti sociali, che in entrambe le strutture si lavori con un turno in meno di personale infermieristico e con operatori in comune ed interscambiabili.A fare il punto sulla necessità di sbloccare le procedure per reclutare un numero adeguato di infermieri è Gino Grandoni, direttore del complesso residenziale di Casa Roverella:

«La convenzione temporanea con Asur e il Distretto sanitario di Pesaro entra nel merito ha validità fino a giugno, poi spetterà anche al nostro Consorzio privato attivarsi per reclutare quel personale di cui c'è necessità. In questo momento contiamo 88 ospiti in struttura e seppure con difficoltà riusciamo comunque a garantire i minutaggi previsti di assistenza. Nel caso in cui procedure e colloqui, che stiamo facendo per la ricerca di personale non abbiano riscontro, si chiederà al Distretto sanitario di prorogare la disponibilità dei propri operatori anche per affrontare il piano ferie estive. Considerata una parte della struttura che opera in convezione con Asur e il personale a gestione privata, servirebbero almeno 10-12 nuovi ingressi e solo di infermieri. Ci stiamo muovendo proprio in questi giorni, a fronte della scadenza di giugno prendendo contatto con alcuni operatori che si sarebbero resi disponibili ma in servizio o provenienti da strutture sanitare albanesi. Si dovrà per questo verificare la congruenza e la validità dei titoli, prima di poter avere la certezza di nuove assunzioni, ma stiamo parlando di infermieri comunque legati da convenzioni anche con altre strutture sanitarie italiane accreditate. Il problema però a reclutare soprattutto personale infermieristico c'è, e sarà evidente anche superata la fase della pandemia, fermo restando il numero chiuso imposto dalle facoltà o scuole di specializzazione infermieristica. Ecco perché si cercano quelle figure professionali presso tutti i canali possibili, compreso il reclutamento all'estero.
le. fr.
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Corriere Adriatico