PESARO Il 25 novembre, giornata contro la violenza alle donne, il giorno dopo, il

PESARO Il 25 novembre, giornata contro la violenza alle donne, il giorno dopo, il
PESARO Il 25 novembre, giornata contro la violenza alle donne, il giorno dopo, il 26, Moraud Chouaye esce dal carcere. Due settimane dopo, l'11 dicembre, ammazza la moglie Simona...

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PESARO Il 25 novembre, giornata contro la violenza alle donne, il giorno dopo, il 26, Moraud Chouaye esce dal carcere. Due settimane dopo, l'11 dicembre, ammazza la moglie Simona Porceddu, a cui non poteva avvicinarsi, e si suicida. «La città è sconvolta per quello che è successo a Novilara. L'ennesimo femminicidio dietro al quale si nasconde una realtà difficile - interviene sindaco Matteo Ricci - Un gesto inaudito, che lascia tutti sgomenti. Il pensiero e tutto l'affetto della comunità va alle due bambine, ci prenderemo cura di loro. Quanto al femminicidio è un fenomeno che va combattuto in tempi brevi: la lotta contro la violenza sulle donne, che ancora troppo spesso sfocia in tragedie come quella di Novilara, deve diventare un assillo per la politica e tutte le istituzioni».  D'accordo su questo ultimo punto anche l'assessore Sara Mengucci che ha confermato come, appena successo il fatto, sia i servizi sociali e l'Asur si siano mobilitati per la tutela delle due minori. «Alle due giovani figlie dovremo far pervenire il calore di tutta la comunità - ha commentato il vicesindaco Daniele Vimini - Per tutti noi anche la consapevolezza che il femminicidio deve essere combattuto e contrastato con ogni mezzo, anche quando non si vede un'uscita, anche oggi che siamo senza parole». Profondamente colpita ed addolorata anche l'assessore regionale alle pari opportunità Giorgia Latini che, in una comunicazione ufficiale, fa sentire la sua vicinanza alla famiglia e alle due bambine, confermando l'intenzione di rafforzare le politiche di prevenzione e di sensibilizzazione rispetto a questi temi, oltre a sostenere i centri anti-violenza marchigiani. La direttrice Ust Marcella Tinazzi, pone l'attenzione al mondo della scuola: «Stiamo facendo abbastanza per evitare queste tragedie, noi gente di scuola? In tanti facciamo tanto, ma non basta. Il Comune ha investito nel progetto Educare ai sentimenti, infiniti sono i corsi sulla lotta alla violenza di genere, ma non basta, evidentemente. Occorre un'alleanza educativa con le famiglie, per rivedere i paradigmi educativi delle bambine e dei bambini».

el. mar.
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Corriere Adriatico