Nuovi test, cambia l'esame gli studenti sotto pressione

Nuovi test, cambia l'esame gli studenti sotto pressione
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LA SCUOLA
FERMO Per qualcuno è partita la corsa contro il tempo per recuperare le insufficienze. Parecchi si affidano alla clemenza degli insegnanti che, negli ultimi cinque anni, li hanno visti crescere. Poi ci sono quelli con la coscienza a posto, che in questi mesi, e in quelli passati, hanno sgobbato sui libri e ora aspettano sereni il fatidico giorno. Per i 1.160 studenti fermani è partito il conto alla rovescia.

L'appuntamento
Tra poco meno di un mese saranno alle prese con gli esami di maturità. I più numerosi sono quelli dell'Iti, 270 tra le sedi di Fermo e Montegiorgio. Quelli del Liceo classico sono 53, quelli delle Scienze umane 89. Centosettantatre, in tutto, i maturandi del Calzecchi Onesti: 85 del Liceo scientifico, 65 del Linguistico e 23 delle Scienze applicate. Ragioneria e Geometri, insieme, vedranno impegnati 105 studenti, l'Ipsia 60, il Liceo artistico 102: 71 a Fermo e 31 a Porto San Giorgio. A Porto Sant'Elpidio, il Liceo scientifico sportivo si prepara alla sua prima maturità. Ventisette gli studenti della sezione aperta cinque anni fa, che aspirano al diploma. Il Liceo scientifico tradizionale conta 46 maturandi, l'Alberghiero 48, la Ragioneria 47. Primi futuri diplomati (10) anche all'indirizzo sociosanitario del Tarantelli di Sant'Elpidio a Mare. Quelli dell'Alberghiero sono 43. A Montegiorgio gli studenti dello Scientifico che affronteranno la maturità sono 33, quelli della Ragioneria 26. Ventotto i maturandi nelle scuole superiori di Amandola: 14 a Relazioni internazionali per il marketing e altrettanti a Sistemi informativi aziendali.
La prima prova
Come sempre, si partirà con la prova di italiano, fissata per il 19 giugno. Gli studenti potranno scegliere tra sette tracce di ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico. Due tracce saranno di analisi del testo, tre di analisi e produzione di un testo argomentativo e due di riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità. La maturità rinnovata ha eliminato il tema di storia, decisione che ha fatto molto discutere. Il giorno dopo toccherà alla seconda prova, quella diversa da scuola a scuola. Anche qui sono state introdotte delle novità. La più importante riguarda l'interdisciplinarietà. Se, fino all'anno scorso, i maturandi del Classico dovevano confrontarsi con la versione di latino o con quella di greco, da quest'anno avranno a che fare con tutte e due. Stesso di scorso per lo Scientifico con matematica e fisica. E via dicendo. Per permettere agli studenti di prendere confidenza con queste novità, nelle scorse settimane sono state organizzate delle simulazioni nazionali: il 19 febbraio e il 26 marzo per la prima prova, il 28 febbraio e il 2 aprile per la seconda.
Lo spauracchio

Per la maggior parte dei maturandi, il vero spauracchio è, però, l'orale. La riforma dell'esame di Stato ha fatto sparire la tesina con cui gli studenti cominciavano il colloquio e che, nella maggior dei casi, serviva a rompere il ghiaccio. Al suo posto, ai maturandi saranno presentate tre buste, tra le quali dovranno sceglierne una. Dentro, la domanda di partenza da cui comincerà la prova. Sarà quindi la sorte a decidere che piega prenderà l'esame. Una novità molto contestata dai ragazzi che mal accettano, e forse a ragione, che la conclusione del loro percorso di studi, e quindi anche il voto finale, siano messi nelle mani della fortuna.
Francesca Pasquali
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Corriere Adriatico