Maturità, buona la prima

Maturità, buona la prima
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GLI ESAMI
ASCOLI Da Giuseppe Ungaretti a Leonardo Sciascia, dall'illusione della conoscenza all'eredità del Novecento. Fino ad arrivare alle istruzioni per l'uso del futuro, al connubio sport-storia partendo dalla figura di Gino Bartali e al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso dalla mafia insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro. Queste le sette tracce, divise per tre tipologie, che i circa 900 studenti degli istituti superiori del capoluogo si sono trovati davanti ieri mattina per la prima prova dell'esame di maturità. L'apertura delle buste ministeriali poco dopo le 8:30 ha dato il via al conto alla rovescia di sei ore per la consegna dell'elaborato da parte dei ragazzi. Niente Greta Thunberg, 50° anniversario dello sbarco sulla luna, trentennale dalla caduta del muro di Berlino o riferimenti ai 90 anni dalla morte di Martin Luther King come pronosticato e sperato dagli studenti alla vigilia.

Il clima
Dopo i primi fisiologici minuti di sorpresa e smarrimento nel trovarsi dinanzi autori e argomenti tra loro completamente differenti, i maturandi si sono subito messi a lavoro: «I ragazzi sono stati preparati bene durante l'anno, i temi sono stati abbordabili per quanto studiato in questi mesi» le parole di Patrizia Palanca, dirigente dell'istituto Fermi-Sacconi-Ceci. «Quando stamattina (ieri, ndr) ho dato agli studenti il mio in bocca al lupo, non erano affatto agitati: credo sia stato un buon avvio di Maturità, all'insegna della tranquillità e della professionalità. Alle 8:30 eravamo già pronti a iniziare, i plichi sono stati aperti in orario e subito sono state fatte le fotocopie».
Ragazzi preparati
Tutto è andato per il meglio e i ragazzi erano assolutamente preparati per questa prima prova». Più cauto invece Arturo Verna, dirigente dell'istituto Stabili-Trebbiani: «Se da un lato ho visto gli studenti tranquilli e sereni nell'affrontare la prova, dall'altro non ho trovato le tracce particolarmente facili. Alcune, in particolar modo la poesia di Ungaretti tratta da Il Porto Sepolto, sono maggiormente adeguate a chi ha frequentato il liceo, ma un po' più difficoltose per i ragazzi degli istituti tecnici dove magari il programma è diverso e non è stato possibile approfondire questo aspetto. Ho visto comunque gli studenti sereni, ci sono sufficienti tracce a disposizione per scegliere l'argomento in cui si è più preparati e consegnare un buon lavoro». La temuta riforma dell'esame di Stato, che tra le altre cose non prevede più la terza prova scritta (o quizzone) né la discussione della tesina all'orale, non ha almeno per il primo giorno di maturità coinvolto troppo da vicino gli studenti: «I ragazzi mi sono parsi molto tranquilli e preparati per affrontare al meglio la prima prova d'italiano, in perfetto orario ci siamo messi a lavoro e tutto si è svolto in maniera regolare» le parole di Nazario D'Amato, dirigente dell'istituto Mazzocchi-Umberto I. Intorno alle 12:30 i primi studenti hanno iniziato ad alzarsi dai banchi e consegnare i propri elaborati, poi via via fino alle 15 tutti i ragazzi hanno ripreso lo zaino in spalla e sono tornati verso casa per affrontare un nuovo pomeriggio di studio: stamane infatti tutti di nuovo a scuola per la seconda prova multidisciplinare, prima di qualche giorno di respiro fino a lunedì quando prenderanno il via le prove orali. Poi finalmente tutti in vacanza, per godersi il meritato riposo e attendere i (si spera buoni) risultati di questa faticosa e rinnovata Maturità 2019.
Qui San Benedetto

Tirano un sospiro di sollievo i maturandi che ieri hanno iniziato gli esami di Maturità con l'esame scritto di italiano e che questa mattina sono alle prese con la seconda prova. Accantonati Sciascia e Ungaretti le tracce maggiormente scelte sono state Analisi e produzione di un testo argomentativo' e Riflessione critica di carattere espositivo argomentativo su tematiche di attualità'.
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Corriere Adriatico