Marcella Ferroni è invece una nobildonna romana che si è innamorata di

Marcella Ferroni è invece una nobildonna romana che si è innamorata di
Marcella Ferroni è invece una nobildonna romana che si è innamorata di Pievebovigliana, sempre nell'Alto Maceratese, e 7 anni fa è andata a viverci con il figlio, finché è...

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Marcella Ferroni è invece una nobildonna romana che si è innamorata di Pievebovigliana, sempre nell'Alto Maceratese, e 7 anni fa è andata a viverci con il figlio, finché è arrivato il terremoto. «Da Roma ci eravamo trasferiti 7 anni fa a Pievebovigliana, luogo meraviglioso riferisce la donna ma vediamo che le cose vanno troppo lentamente e noi dobbiamo stare con i piedi per terra. Per questo, dopo una lunga riflessione, abbiamo disdetto la casetta e abbiamo deciso di trasferirci a Viterbo, sperando di vivere tranquilli almeno per un po' di anni». Lorenzo Di Filippo è teramano d'origine e viveva con moglie e figli a Caldarola fino al 26 ottobre: «Bisogna andare avanti ammette l'uomo -: a casa non ci tornerò più, oramai me ne devo fare una ragione perché, se tutto va bene, la sistemano tra 15/20 anni. Se mi danno la casetta starò bene lì. A ottobre, quando c'è stata la prima forte scossa delle 9 mi sono sentito male continua Di Filippo - mi hanno ricoverato all'ospedale, poi c'è stata un'altra forte scossa ed è stato il finimondo». Venanzio e Maria Tomassini sono marito e moglie di Camerino, «aspettiamo tutti la casetta dice lui - sono nato a Camerino, un paese meraviglioso oggi irriconoscibile. Spero che riprenda l'economia, l'università, i negozi si sono trasferiti tutti a valle».

Il residence
Lungo statale Adriatica, sempre a Porto Sant'Elpidio, il residence Belvedere ospita a sua volta 24 terremotati provenienti dall'entroterra ferito dal sisma: «Lavoriamo giorno per giorno», afferma la titolare Sonia Casciotta. Lara Chieppa di Pieve Torina è ospite lì con suo padre, «un anno d'albergo è tanto dice e presto dovremmo tornare a casa, siamo stati benissimo e un po' dispiace andar via ma il pensiero è a casa. Vorrei un po' di tranquillità». Un sogno che accomuna tutto il popolo del terremoto.
Sonia Amaolo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico