MACERATA Il candidato sindaco del centrodestra Sandro Parcaroli replica all'assessore

MACERATA Il candidato sindaco del centrodestra Sandro Parcaroli replica all'assessore
MACERATA Il candidato sindaco del centrodestra Sandro Parcaroli replica all'assessore uscente alla cultura Stefania Monteverde, sulla questione di Padre Matteo Ricci: «Cara...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MACERATA Il candidato sindaco del centrodestra Sandro Parcaroli replica all'assessore uscente alla cultura Stefania Monteverde, sulla questione di Padre Matteo Ricci: «Cara Stefania, negli anni in cui, da umile sponsor della cultura maceratese, ho vissuto in prima persona gli eventi organizzati in città, non solo ho avuto modo di leggere tutti gli articoli e ascoltare le interviste di cui parli, ma ho voluto io stesso approfondire la conoscenza di Padre Matteo Ricci. La curiosità mi spinse anche a leggere il libro Padre Matteo Ricci. Un gesuita alla corte dei Ming di Michela Fontana, pubblicato da Mondadori. Ce l'ho ancora sulla scrivania a casa, pensa! A ricordo di un'estate maceratese. Voglio raccontarti una cosa. Un giorno risalivo a piedi da Piazza Mazzini per andare al Duomo. All'altezza della piazzetta dove confluiscono via Lauro Rossi e via Padre Matteo Ricci noto un gruppo di cinesi mettersi in posa (saranno stati 6 o 7) davanti alla parete delle affissioni pubblicitarie. Non riuscivo davvero a capire che senso avesse quello sfondo. Mi fermo, li guardo, chiedo loro se hanno bisogno di qualcosa, mi propongo per fare io la foto. Solo nel momento in cui mi danno in mano la macchina e spiegano, a gesti, dove volevano essere fotografati, comprendo il perché di quello scatto. Volevano essere immortalati davanti alla scritta, posta proprio su quel muro, in alto a sinistra, via Padre Matteo Ricci. In pratica, non potendo visitare un solo luogo dedicato permanentemente a lui, hanno optato per l'unica soluzione possibile. Del progetto degli ultimi due anni, quello sugli orientalisti, mi hanno parlato tutti quelli che non hai coinvolto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico