Lungo i tornanti ci sono diversi punti rimasti senza i guardrail di protezione in

Lungo i tornanti ci sono diversi punti rimasti senza i guardrail di protezione in
Lungo i tornanti ci sono diversi punti rimasti senza i guardrail di protezione in legno andati bruciati nell'incendio, al loro posto ci sono solo due corde per indicare il...

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Lungo i tornanti ci sono diversi punti rimasti senza i guardrail di protezione in legno andati bruciati nell'incendio, al loro posto ci sono solo due corde per indicare il pericolo. In altri tratti le pareti della falesia dopo le frane, sono in attesa di un intervento antidissesto. Sull'arenile i segni lasciati dai mezzi meccanici che hanno pulito la spiaggia, ma ancora ci sono grossi tronchi e legni portati dal mare, che i mezzi di Multiservizi purtroppo non riescono a portare via viste le condizioni della strada e così i legni sono presi e issati per formare capanne di riparo.

L'immagine e il decoro
«Quei legni issati in quel modo in un contesto particolare, come quello di quest'anno, non danno certo un'immagine decorosa della spiaggia commenta Manenti ci impegneremo comunque in concerto con il Comune per rendere più pulito il percorso e la spiaggia stessa».
Per esempio, parliamo della pulizia dei contenitori per la raccolta rifiuti. «Dovremo verificare con Multiservizi continua Manenti la possibilità di far arrivare il mezzo per la raccolta fino al piazzale, almeno con un passaggio o due a settimana. Ma per tutti l'invito soprattutto se questo non fosse possibile, è raccogliere ogni residuo di rifiuto e buttarlo nei contenitori della piazzola o in quelli che ci sono lungo il percorso». Dai prossimi giorni il cantoniere di quartiere e altri addetti del Centro operativo si occuperanno dello sfalcio dell'erba lungo strada e della pulizia delle cunette e griglie stradali, oltre al posizionamento dei cartelli dedicati a segnalare divieti e accorgimenti.
Servono risorse
«Quella che era una strada oggi è poco meno di un sentiero - ammette Manenti il percorso è di fatto un cantiere aperto. In questi mesi con 60 mila euro impiegati in emergenza dal Comune sono stati fatti i disgaggi di colate di fango e massi più pericolosi, il ripristino delle porzioni di strada sollevate e divelte, oltre all'intervento nell'ultima parte del percorso di regimazione delle acque piovane e che provengono dalle insenature delle falesia. Ma ci sono punti verso l'arenile dove porzioni di parete e canaloni hanno bisogno di un intervento strutturale. Comune e Regione dovranno trovare altre risorse per ripristinare le condizioni di sicurezza per quello che era il lungo guardrail di protezione in legno, di cui oggi non resta quasi nulla o meglio restano ferri piegati e da rimuovere».

Letizia Francesconi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico