Il Green pass come strumento per non fermare l'economia, ma anche come problematica inerente ai controlli. Le sanzioni e le sospensioni sono infatti questioni non di poco conto...
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Come si pone la Cna nei confronti dell'obbligo di Green pass deciso dal governo Draghi?
«Così come è concepito in questo momento crea molta confusione, è inutile negarlo. Non tanto per le grandi aziende o per il pubblico, quanto per i piccoli artigiani e le piccole imprese in generale. Diventa infatti difficile nelle piccole realtà fare i conti con provvedimenti come sospensioni o sanzioni, così come il continuo controllo del rispetto da parte di tutti di questo obbligo».
Come vi muoverete quindi prima del 15 ottobre?
«Abbiamo già chiesto al governo un incontro urgente per discutere di queste tematiche. Il ragionamento generale è giusto, ci mancherebbe, ma bisogna sedersi a tavolino per capire come comportarsi in situazioni particolari come quelle appena citate».
Resta comunque il fatto che il Green pass è un ottimo strumento?
«Ovviamente, tutto ciò che tutela la salute e quindi ci permette di continuare a lavorare senza grossi problemi, ma soprattutto senza interruzioni, è utile per consentire alla nostra economia di rilanciarsi dopo i tanti problemi degli ultimi periodi. Su questo non ci sono dubbi».
E quindi...
«Dico solo che a mio avviso è necessario aggiustare qualche dettaglio nella gestione della situazione per non creare altre problematiche alle piccole imprese».
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Corriere Adriatico