LE REAZIONIMACERATA «L'udienza di oggi ha messo una pietra tombale sulla vicenda, è stato acclarato che la causa della morte di Pamela sia da ricondurre alle coltellate», ha...
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MACERATA «L'udienza di oggi ha messo una pietra tombale sulla vicenda, è stato acclarato che la causa della morte di Pamela sia da ricondurre alle coltellate», ha commentato l'avvocato Marco Valerio Verni, zio di Pamela e avvocato dei familiari, Alessandra Verni e Stefano Mastropietro.
La posizione
«Oggi ha aggiunto si è compiuto un passo molto importante verso l'accertamento della verità». Sulle immagini di Pamela proiettate su una parete dell'aula e non mostrate al pubblico arrivato in Tribunale (invitato ad uscire dall'aula e rimasto fuori dal Tribunale con uno striscione su cui era scritto Vogliamo vedere la verità) Verni ha spiegato il suo punto di vista: «La gente deve vedere quello che le è stato fatto e non è escluso che saremo noi a pubblicare le foto nei prossimi giorni, farle vedere è un dovere civico. I genitori di Pamela hanno mostrato una dignità e una compostezza che non hanno eguali. Oggi è stato detto che quello che è stato fatto a Pamela è il primo caso in Italia, uno tra i pochi al mondo. Qui non si è di fronte a un semplice depezzamento ma a qualcosa di orripilante. Questo è un reato che dovrebbe essere legiferato a parte, con pene pesanti, dovrebbe andare all'attenzione del Parlamento e m'impegnerò in prima persona in questo senso». «I consulenti hanno commentato invece i legali della difesa Umberto Gramenzi e Simone Matraxia hanno confermato l'impianto accusatorio ritenendo che la morte non sia stata causata da overdose ma da due fendenti che hanno attinto il fegato. I nostri consulenti verranno sentiti tra due udienze, cercheranno di controbattere sostenendo che non c'è la certezza processuale che la morte sia derivata dai colpi inferti al fegato».
b. lom.
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Corriere Adriatico