LA RIPARTENZA PESARO Riparte, finalmente, dal 15 giugno, anche lo spettacolo

LA RIPARTENZA PESARO Riparte, finalmente, dal 15 giugno, anche lo spettacolo
LA RIPARTENZAPESARO Riparte, finalmente, dal 15 giugno, anche lo spettacolo dal vivo e ci si porta avanti con il metro e l'aritmetica per arrivare a una suddivisione normata...

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LA RIPARTENZA
PESARO Riparte, finalmente, dal 15 giugno, anche lo spettacolo dal vivo e ci si porta avanti con il metro e l'aritmetica per arrivare a una suddivisione normata della capienza dei contenitori disponibili siano essi teatri, arene, piazze, sale o altro. Le regole del governo riguardo agli spazi prevedono un massimo di 1000 persone all'aperto e fino a 200 al chiuso, compresi gli artisti e gli operatori. Il Comune di Pesaro si attiene alle disposizioni per venire a capo del rebus posti. Le stime, alle regole attuali, che potrebbero anche essere modificate a seconda dell'evolversi della situazione di emergenza, riferite agli spazi pesaresi vedono il teatro Rossini, al momento solo pensato sullo scenario Rof, passare da 700 a 100 posti distribuiti nei palchi, con cantanti sul palco e orchestra in platea.

La sottrazione
Pesaro ha bruciato tutti sulla ripartenza delle manifestazioni alla presenza del pubblico con lo spettacolo al teatro Sperimentale, che sarà il primo a ripartire allo scoccare della mezzanotte del 15 giugno con Ascanio Celestini (all'interno di una mini rassegna con altri due spettacoli). Proprio lo Sperimentale passerà dai 450 posti sulla carta ai circa 100 posti effettivi. «Difficile fare stime precise ora, perché potrebbero cambiare se, nel corso dell'estate, si apriranno nuove ipotesi. - spiega l'assessore alla Bellezza Daniele Vimini - Del teatro Rossini infatti, non abbiamo fatto una stima precisa, poiché contiamo di usarlo, in estate, solo per il Rof, e speriamo che in autunno la situazione possa cambiare. In piazza del Popolo lavoreremo per costruire, sempre per il Rof, un'arena da 400 posti seduti, anche se la piazza potenzialmente consentirebbe di arrivare almeno a 600, ma in questo caso la scelta è relativa alla funzionalità di un concerto di un singolo artista che non può essere visto troppo da lontano. Tra le precauzioni anche quella di misurare la temperatura, che non deve superare i 37,5, che vale sia per le arene che per i teatri».
Cosa si perde
Per chiudere il discorso sugli spazi al chiuso, forse il luogo attualmente più penalizzato dal domino dei contenitori culturali riadattati al pubblico è la splendida ma piccola Chiesa dell'Annunziata, di cui non è prevista, per ora, l'apertura data l'estrema limitazione, da 99 a non più di 20 posti, vista la distribuzione a tribuna in verticale.
Dal chiuso all'aperto

Passando sui luoghi all'aperto i discorsi si fanno più ampi, ma non meno complessi: «Stiamo valutando un'arena da costruire nel fossato di Rocca Costanza, con una capienza massima di 400 posti. - prosegue Vimini - Le cose che non sarà possibile fare, per ora, sono tutte quelle più informali, legate all'accoglienza e all'ospitalità che avevano da sempre caratterizzato il cartellone dell'estate: concerti in piazzale della Libertà, piccole cose lungo le strade, iniziative nelle vie, tutte situazioni che costituiscono assembramento e non sono consentite».
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Corriere Adriatico