LA PREVENZIONE PESARO Marche in zona gialla, ma il virus corre nella provincia

LA PREVENZIONE PESARO Marche in zona gialla, ma il virus corre nella provincia
LA PREVENZIONEPESARO Marche in zona gialla, ma il virus corre nella provincia pesarese. «Paghiamo la vicinanza e la comunicazione con l'Emilia-Romagna, Non abbassiamo la guardia,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LA PREVENZIONE
PESARO Marche in zona gialla, ma il virus corre nella provincia pesarese. «Paghiamo la vicinanza e la comunicazione con l'Emilia-Romagna, Non abbassiamo la guardia, ci si può contagiare anche dopo il vaccino», dice il responsabile dell'Area vasta 1, Magnoni. Il territorio regionale inizierà domani un'altra settimana di zona gialla. Ma ci sono due indicatori che non fanno dormire sonno tranquilli: l'indice Rt, in rialzo, tornato a ridosso del valore 1 (0,94). E la situazione dei contagi nella provincia di Pesaro-Urbino: 238 nuovi casi positivi nelle ultime 48 ore, di gran lunga il dato peggiore rispetto alle altre province marchigiane sempre con il riferimento alla somma degli ultimi due rilevamenti quotidiani (Macerata 112, Ancona 87, Ascoli-Piceno 77, Fermo 40).

Il virus
Il direttore Romeo Magnoni, a margine della presentazione dei nuovi direttori delle Unità Operative Complesse sanitarie davanti all'ospedale di Urbino, ha commentato ieri mattina questi i, indicando nei flussi con la vicina Emilia-Romagna, una delle cause del livello di contagio. Con il ritorno in zona gialla di entrambe le regioni, e la riapertura dei confini, i passaggi sul Tavollo, che segna il confine naturale tra regioni e province, sono aumentati in entrambe le direzioni. «Anche se le Marche hanno cambiato colore e sono iniziate le vaccinazioni, questo non è un tana libera tutti - dice Magnoni - l'area di Pesaro paga la vicinanza con l'Emilia-Romagna, una regione che è stata aggredita in maniera forte dal virus, e scontiamo la comunicazione che c'è tra queste due regioni. Ma fortunatamente i ricoveri stanno calando, i posti in terapia intensiva si stanno liberando. I posti che ho nelle lungodegenze, riabilitazioni e residenze protette stanno scemando, tanto è vero che posso pensare di riconvertire le strutture alle condizioni normali, cioè al pre-covid, ospitando pazienti puliti nelle strutture. Stiamo attenti, anche dopo la vaccinazione ci si può contagiare - continua il direttore dell'Area Vasta 1 - anche se abbiamo constatato che chi si contagia non sta così male come se non avesse ricevuto la somministrazione. Ma stiamo attenti e manteniamo distanziamento e mascherine, misure che credo andranno avanti per tutto il 2021». Anche all'ospedale Marche Nord è diminuita la pressione sul numero dei degenti: il bollettino più recente della Regione Marche dava 14 ricoveri in terapia intensiva, 49 nelle semi intensive, 5 nei reparti non intensive.
Pressione diminuita
Nella rsa di Galantara sono ricoverati 28 in convalescenza, 6 nella struttura riabilitativa di Macerata Feltria e 12 a Fossombrone. Per domani è attesa la decisione della Regione, inoltre, sui comuni sotto osservazioni per l'indice di contagio, che rischiano di passare nella fascia arancione rinforzata. Tra questi, ci sono anche due Comuni della provincia pesarese: Acqualagna e Petriano. Il territorio non è nuovo a queste misure: dal 21 al 25 aprile sono entrati nell'arancione scuro Tavullia, Acqualagna, Vallefoglia, Montelabbate. Poi, dal 28 aprile al 4 maggio un'altra settimana di arancione rinforzato per Vallefoglia e Montelabbate, ora tornati in fascia gialla.

Thomas Delbianco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico