La magia del corteo storico

La magia del corteo storico
LA RIEVOCAZIONE FERMO Lo scroscio di pioggia di martedì sera ha fatto il suo dovere. Ha rinfrescato l'aria e abbassato di qualche grado le temperature torride degli ultimi...

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LA RIEVOCAZIONE
FERMO Lo scroscio di pioggia di martedì sera ha fatto il suo dovere. Ha rinfrescato l'aria e abbassato di qualche grado le temperature torride degli ultimi giorni. L'ideale. Soprattutto se sfili con indosso abiti che pesano anche venti chili. Storici e bellissimi. Ma pesanti, se portati in agosto.

Il numero
Perciò, ai circa 1.500 figuranti assiepati, ieri sera, davanti alla chiesa di Santa Lucia non è sembrato vero. Come da tradizione, il corteo storico notturno, guidato da due poliziotti a cavallo, è partito alle 21, direzione Duomo. Per arrivare nel punto più alto della città ha attraversato Piazzetta e corso Cavour. Davanti alla Prefettura, ha reso omaggio al prefetto, al questore e ai comandi provinciali dei Carabinieri e della Guardia di finanza. Poi dritto in piazza, dove ad attendere i figuranti c'era una folla di contradaioli e curiosi. Nel frattempo, dall'ex palazzo del Comune sono usciti i dieci priori. «Una delle novità di questa edizione», come ricorda il regista Adolfo Leoni. Chiusura del cerchio aperto la sera dell'Investitura, quando i priori sono entrati nel palazzo. Simbolo di quell'adesione alla verità storica che il regista ha voluto infondere alla rievocazione.
I tamburini

Scortati da due tamburini, due armati e un paggio, i priori hanno raggiunto il corteo, per unirsi alle rispettive contrade. Subito dopo è toccato a una delegazione dell'Università politecnica delle Marche, capeggiata dal rettore Sauro Longhi, e alla Municipalità (Potestà, Vicepresidenti della Cavalcata e Gonfalonieri). Il serpentone di cavalieri, dame e popolani (c'erano anche quattro turisti stranieri che hanno sfilato con Campolege) ha poi imboccato via Mazzini e raggiunto il Girfalco. Dove, dal pomeriggio, erano stati allestiti il mercatino medievale e l'accampamento dei Morlacchi (altra novità). Che, al suono delle chiarine, hanno sfilato in piazza, uscendo dall'arco dell'orologio, per risalire da via della Rocca. In Cattedrale, dopo la consegna dei doni alla Vergine assunta in cielo, la benedizione del Palio officiata dall'arcivescovo Rocco Pennacchio e la lettura delle preghiere da parte dei priori, un corteo ristretto è ridisceso in piazza, per salire in Comune. Lì sono state estratte le batterie della corsa di oggi pomeriggio (terza novità).
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Corriere Adriatico