L'hotel fantasma è un rischio «Teli divelti, cadono calcinacci»

L'hotel fantasma è un rischio «Teli divelti, cadono calcinacci»
IL CASOPESARO Finirà all'asta giovedì prossimo, ma nell'attesa di un futuro proprietario alcuni residenti del lungomare Trieste chiedono interventi urgenti per l'hotel La...

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IL CASO
PESARO Finirà all'asta giovedì prossimo, ma nell'attesa di un futuro proprietario alcuni residenti del lungomare Trieste chiedono interventi urgenti per l'hotel La Bussola, chiuso da tempo. La richiesta è in una lettera scritta da chi abita a fianco all'albergo oggi tutto impacchettato.

La missiva
«Da circa 3 mesi - si legge nella missiva indirizzata all'Amministrazione comunale - è stata posizionata una impalcatura/ponteggio che abbraccia tutto il perimetro del fabbricato per tutta la sua altezza, occupando la strada pubblica sui quattro lati con una sporgenza di circa un metro. Questa impalcatura è stata rivestita con tessuto per proteggere dalla caduta dei calcinacci. Dopo la sua installazione non è stato eseguito alcun intervento sul fabbricato né sono stati posizionati cartelli con le informazioni sul cantiere». Al residente in Comune hanno detto che l'impalcatura rimarrà a tempo indeterminato «per far vedere che qualcosa si sta facendo». Ma a lui non è bastato. Così nei giorni scorsi ha scattato una serie di foto che mostrano la situazione e dove si può vedere «che a causa dei forti venti - riferisce - la protezione in tessuto si è staccata in alcuni punti e si è verificata la caduta di alcuni calcinacci sulla strada». Foto e documentazione sono già stati inviati al sindaco, alla polizia municipale e all'Asur. Ed effettivamente dopo la segnalazione qualcosa si è mosso. «È stato fatto un piccolo intervento successivo sull'impalcatura» prosegue il residente che, nel contempo, sottolinea però altre criticità.
Le criticità
«Questo ponteggio posizionato a tempo indeterminato presenta diversi problemi - elenca - il ponteggio è per definizione una struttura provvisoria che non può essere montata e dimenticata a tempo indeterminato, ed è buona norma di sicurezza nel settore edilizio, in presenza di ponteggi che a maggior ragione affacciano sul suolo pubblico, fare in modo che la permanenza sia limitata alla tempistica necessaria allo svolgimento dei lavori e non per far vedere che qualcosa si sta facendo. Sono stati frequenti i casi di distacchi di ponteggi o di parti di essi dovuti alle intemperie e ai forti venti, e visto che qui siamo fronte mare, il rischio è assolutamente reale». Non solo. «Con l'inizio della stagione - prosegue - ci sarà un altro importante problema dovuto al parcheggio selvaggio di cicli e motocicli che restringeranno ulteriormente la sede stradale impedendo di fatto il transito di qualsiasi automezzo diretto sia verso gli 8 posti auto di pertinenza del civico 94 sia verso il mare o altre direzioni».
Il transito
«Ovviamente - si puntualizza - il transito sarà precluso anche ad eventuali mezzi di soccorso (ambulanze e vigili del fuoco) che dovessero avere la necessità di accedere nel rispetto del codice della strada: lo scorso anno è intervenuto per 2 volte il 118 al civico 94 dove ci sono una ventina di appartamenti. Se in piena stagione dovessero intervenire di nuovo delle ambulanze e rimanessero bloccate appena entrate in viale Nazario Sauro, chi se la prende la responsabilità?».La situazione è molto fluida perché giovedì prossimo l'immobile andrà all'asta. L'offerta andrà presentata al tribunale di Rimini, nell'ambito del fallimento di Italino Mulazzani. La base d'asta è di 820 mila euro per le 52 camere, con una stima che si aggira sui 2,3 milioni. Ma viene messo nero su bianco che il «fabbricato a destinazione alberghiera è in stato di decadenza, composto da cinque piani fuori terra ed un seminterrato, con area pertinenziale coperta».
I precedenti

L'impalcatura era stata messa per ragioni di sicurezza nell'ambito dell'ordinanza sul decoro e guerra al brutto che l'Amministrazione comunale ha intrapreso ormai da diverso tempo. L'hotel era stato acquistato tempo fa da fondi esteri, ma poi non avvenne il rilancio sperato. Dunque ecco la nuova asta. Ci si augura che possano intervenire investitori importanti, come accaduto un paio di settimane fa per l'asta dell'hotel Flaminio acquisito a 5,5 milioni da imprenditori russi. Riaprirà a fine giugno. Tra gli hotel in vendita anche il Lido in viale Trieste per cui la proprietà chiede 1,6 milioni di euro. Anche il Due Palme è sul mercato con 2,1 milioni di euro di richiesta economica.
Luigi Benelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico