L'EPIDEMIAIl dato più alto da quando, a metà luglio, la curva del contagio è tornata a salire. Dopo una decina di giorni di trend stabile, legato al raggiungimento del plateau,...
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Il dato più alto da quando, a metà luglio, la curva del contagio è tornata a salire. Dopo una decina di giorni di trend stabile, legato al raggiungimento del plateau, nell'ultima settimana il tasso d'incidenza ha ricominciato a crescere, facendo registrare ieri un picco di 81,52 casi ogni 100mila abitanti. Per trovare il numero più vicino a questa soglia, bisogna far tornare le lancette al 10 agosto, quando l'incidenza si era assestata su 79,19. Da quel momento, la corsa del virus aveva iniziato a rallentare, mentre ora pare che il trend stia invertendo la sua rotta.
I nuovi positivi di ieri
Nella giornata di ieri, sono stati 222 i nuovi positivi individuati su 1311 tamponi eseguiti nel percorso screening e nuove diagnosi -, di cui 67 nella provincia di Macerata, maglia nera per contagi e vaccinazioni, e 61 in quella di Pesaro Urbino. Numeri più contenuti nell'Ascolano, dove i casi individuati sono stati 30, e fanno ancora meglio l'Anconetano ed il Fermano, rispettivamente a 26 e 22 contagi (16, invece, da fuori Regione). Dall'inizio della settimana in corso, il tasso d'incidenza ha mostrato una crescita costante, passando dai 69,40 casi ogni 100mila abitanti di lunedì, ai 70,66 del giorno successivo, per salire poi a 74,26 mercoledì ed a 77,12 giovedì, fino a raggiungere gli 81,52 di ieri. Un dato in linea con il trend nazionale, dove pure si registra una ripresa del contagio. Nel monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di sanità, che però analizza i dati relativi al periodo 16-22 agosto, viene riportato l'aumento dell'incidenza settimanale in Italia, passata da 69 per 100mila abitanti della settimana precedente ai 71 di quella presa in esame. Nel complesso, le Marche rientrano nel novero delle 10 Regioni per le quali la valutazione complessiva del rischio è ancora settata sul livello basso, mentre altre 10 sono passate a moderato. L'indice Rt puntuale, calcolato all'11 agosto, viene stimato a 0.95 (range: 0.83-1.07), al di sotto della media italiana che si assesta su 1.01.
I dati dell'ultima settimana
Nell'ultima settimana però, si diceva, sembra che il virus sia tornato a correre e bisognerà verificare se si tratta di un rimbalzino o dell'inizio di una nuova impennata di casi. Crescono benché ad una velocità più contenuta anche i ricoveri, che ieri hanno toccato quota 81. Esattamente un mese fa, il 27 luglio, ne erano 16. Quanto ai reparti, 12 pazienti si trovano nelle Rianimazioni, portando il tasso di occupazione dei posti letto intensivi al 5,7% (la disponibilità totale è calcolata dal sistema sanitario regionale in 209 pl). Considerando che la soglia fissata dal governo per scivolare in zona gialla è al 10%, siamo più o meno a metà strada. Per ciò che riguarda i reparti ordinari, ci sono 16 ricoveri in sub intensiva di cui sette all'ospedale di Civitanova e tre in quello di Macerata, nosocomi extra rispetto alla fase 1 del piano pandemico regionale attualmente in vigore e 53 in area medica. In questo caso, il tasso di occupazione dei reparti non intensivi è al 7,2%, anche qui a metà strada rispetto al parametro del 15% fissato da Roma. Resta inoltre ancora alto il numero di pazienti in attesa di ricovero nei pronto soccorso, benché ieri sceso a 10. Dato distribuito tra i Ps dell'Anconetano (tre all'ospedale di Jesi e due in quello di Fabriano) e del Maceratese (tre a Macerata e due a Civitanova), che nei prossimi giorni farà con ogni probabilità salire il conteggio totale dei ricoveri. Pochi, invece, i pazienti dimessi: ieri appena quattro. Nell'ultimo mese è poi lievitato anche il numero di ospiti nella Rsa di Campofilone dedicata al Covid, passando dai tre del 27 luglio ai 29 di ieri.
Martina Marinangeli
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Corriere Adriatico