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PESARO Quella che era la spiaggia del Paradiso, così descritta anche dalla rivista turistica Skyscanner poco tempo fa, ora è ancora un cantiere aperto. L'incendio di un anno fa e le frane scese fino al mare, hanno inevitabilmente trasformato l'aspetto dell'arenile di Fiorenzuola, minando la sua sicurezza e lasciando sulla spiaggia non solo sabbia, ma anche colate di fango, che dalla falesia sono arrivate in acqua, togliendole il suo aspetto cristallino.
Oggi la strada è stata riaperta dopo mesi di chiusura e di interventi in emergenza. Ma se si scende per un posto al sole, ancora l'accesso è transennato, poco più su, nella parte alta della falesia, ferita dall'incendio dell'agosto scorso, sotto il campanile sono in azione i rocciatori delle Dolomiti. Nel primo giorno di riapertura di strada della Marina, il presidente del parco Davide Manenti fa il punto sul completamento dei lavori di pulizia della strada e dell'arenile, che dovranno essere eseguiti, ma torna a lanciare l'appello affinché si possano intercettare altri importanti risorse, che servono per mettere in sicurezza il percorso, soprattutto lungo quei tornanti e costoni più a rischio, dove le frane hanno lasciato porzioni di falesia scheletrite.
L'arenile
In spiaggia è partito il servizio del bagnino di salvataggio con la disponibilità anche di una moto d'acqua per l'emergenza. Ma scendendo fino al mare, si vede chiaramente che molto altro resta da fare. L'erba è alta e lungo la pineta ci sono ancora gli scheletri di pini e arbusti bruciati dall'incendio, e che dovranno essere abbattuti nelle prossime settimane.
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Corriere Adriatico