IL COMMERCIO A impreziosire il Natale anconetano non ci sono soltanto la ruota

IL COMMERCIO A impreziosire il Natale anconetano non ci sono soltanto la ruota
IL COMMERCIOA impreziosire il Natale anconetano non ci sono soltanto la ruota e i mercatini, ma anche una serie di nuovi locali, come il ristorante L'ascensore, che apre proprio...

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IL COMMERCIO
A impreziosire il Natale anconetano non ci sono soltanto la ruota e i mercatini, ma anche una serie di nuovi locali, come il ristorante L'ascensore, che apre proprio oggi per la prima volta al pubblico, e White Backery, punto di ristoro dedicato al cibo newyorkese, la cui inaugurazione è prevista per la prossima settimana. Queste sono però soltanto le ultime novità, perché quello del food è un settore che nella nostra città continua a tirare, tanto che sta facendo la parte del leone anche nei mercatini, soprattutto se capace di suscitare curiosità, unendo però la qualità alla particolarità.

Le novità
Food declinato nei mille sapori del mondo, dalle maxi catene ai ristoranti giapponesi, dai sapori esotici a quelli tipicamente americani. Come nel caso della White Backery (all'angolo tra corso Stamira e via Marsala), ad esempio, dove assicurano che insalate, sandwich e hamburger, ma anche i dolci pancakes e brownies, saranno realizzati con prodotti locali e preparati sul posto, evitando cibi preconfezionati. Analogamente, al ristorante L'ascensore (oggi l'apertura al apssetto) l'80% degli ingredienti sarà a chilometro zero, ma questi verranno utilizzati per cucinare, oltre ad alcune pietanze della tradizione, anche e soprattutto piatti creativi. «La società consumistica dice la responsabile del settore alimentare di Confartigianato Ancona, Giulia Mazzarini - ha fatto sì che ci siamo ormai abituati un po' a tutto. Perciò ricerchiamo spasmodicamente l'esperienza diversa. E il cibo, come il viaggio, è qualcosa che è ancora in grado di stupire. Per questo i ristoranti hanno tanto successo. Non solo quelli etnici, ma anche quelli capaci di fare proposte creative». Proposte cui, secondo la Mazzarini, non è vero che siano aperti soltanto i giovani: «Al Salotto del gusto di Chocomarche abbiamo avuto oltre mille prenotazioni e c'erano persone di ogni età. In tutte le manifestazioni che organizziamo, da Food & Drink al Festival del gelato artigianale chiediamo sempre ai partecipanti di creare qualcosa di nuovo e di diverso, e il pubblico ha sempre risposto molto bene».
Le abilità
Alla base di queste manifestazioni c'è innanzitutto il saper fare marchigiano: «Noi cerchiamo di dare valore a tutta la filiera, dalla materia prima, fino all'abilità dell'artigiano nel trasformare il prodotto. Nel caso degli aperitivi internazionali succede che la materia prima marchigiana viene trasformata in un piatto straniero dalle mani dei nostri artigiani in collaborazione con chef provenienti dall'estero». E quando dall'estero arrivano le grandi catene di fast food? «Ogni nuova attività che apre è un fatto positivo sostiene Mazzarini -, ma non credo che le catene siano in grado di dare quell'esperienza particolare che la gente cerca. Ciò che può fare di Ancona una città europea non è avere gli stessi locali di Roma o Londra, ma ristoranti di qualità con chef capaci di darle risalto a livello internazionale».
L'ondata

Se l'enogastronomia resta sempre l'incrollabile certezza delle idee regalo, è in generale il settore del food che sembra aver avuto un'impennata in città, con l'apertura a raffica di note catene e negozi. «È un'ondata che ha colpito tutta Italia spiega Massimiliano Polacco, direttore Confcommercio Marche noi eravamo rimasti un po' indietro. Si potrebbe dire che siamo l'investimento in ultima battuta di questi grandi franchising internazionali che vanno di moda tra i ragazzi. A Roma e Milano impazzano già da anni, da noi la leadership è stata detenuta per lungo tempo dalle nostre specialità di mare».
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Corriere Adriatico