I disagi per pazienti e famiglie

I disagi per pazienti e famiglie
L'Urp in via ZeppilliProtesta dei comitato L'Ufficio relazioni con il pubblico interno all'ospedale non funziona da un mese, sul...

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L'Urp in via Zeppilli
Protesta dei comitato

L'Ufficio relazioni con il pubblico interno all'ospedale non funziona da un mese, sul piede di guerra il comitato per la sanità del Fermano. Il servizio è attivo da un mese in via Zeppilli, a qualche chilometro di distanza, da tutta un'altra parte rispetto al nosocomio. Secondo il comitato è scomodo e l'utenza che non è abituata a utilizzare il computer e a prenotare online è in difficoltà. Si tratta di persone anziane per lo più, che fanno difficoltà a muoversi online e a trovare utile il servizio di via Zeppilli, dove è difficile anche trovare parcheggio. La domanda che si pone il comitato è: perché un servizio di relazione con il pubblico è stato esternalizzato? A sollevare la problematica sono Bruno Nepi e Giuseppe Diomedi. Tutto è partito dalla necessità di una fermana di prenotare una risonanza richiesta dal reparto di Malattie infettive. La richiesta era del 2 novembre, la donna si sarebbe dovuta visitare entro 30, massimo 60 giorni. Né al Cup né all'Urp ha trovato risposta. Tra sistema informatico bloccato e porte chiuse, la donna si è dovuta rivolgere al servizio a pagamento. Così ha potuto prenotare la visita giovedì 9 dicembre. Il comitato protesta: «Possibile che da un mese sia chiuso l'Urp all'ospedale e nessuno se ne preoccupi? chiede Nepi . Possibile che né il Cup né l'Ufficio relazioni con il pubblico funzionino? Chi e perché ha deciso di spostare il servizio in via Zeppilli?». «L'Urp aggiunge Diomedi - è l'unico contatto diretto dei cittadini con la sanità. Come può un servizio così importante e strategico rimanere chiuso un mese all'ospedale? Dai reparti, dagli ambulatori, dal Cup stesso gli utenti, anziani e malati, vanno a prenotare. Sono accompagnati dai parenti o prendono i mezzi pubblici per muoversi. Si rende conto, la direzione sanitaria, delle difficoltà cui vanno incontro queste persone che trovano gli sportelli chiusi all'ospedale perché sono stati spostati? Non sarebbe logico mantenere un servizio primario come questo dentro l'ospedale anziché in via Zeppilli? Non capiamo il perché di certe scelte illogiche. Forse gli alti comandi non ne sono a conoscenza».

Sonia Amaolo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico