Giorgio Fede è candidato al Senato nel collegio uninominale Civitanova-Fermo-Ascoli

Giorgio Fede è candidato al Senato nel collegio uninominale Civitanova-Fermo-Ascoli
Giorgio Fede è candidato al Senato nel collegio uninominale Civitanova-Fermo-Ascoli per il Movimento 5 Stelle. Fede, quali...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Giorgio Fede è candidato al Senato nel collegio uninominale Civitanova-Fermo-Ascoli per il Movimento 5 Stelle.

Fede, quali saranno le priorità in caso di elezione?
«Occorre lavorare per il turismo, soprattutto rendere più fluida l'offerta per questo bisogna riportare il Ministero che era stato tolto, senza dimenticare che questo settore può portare molta occupazione soprattutto nel Piceno».
Perché votare per Movimento Cinque stelle?
«La nostra è una proposta di cambiamento. Abbiamo avviato da tempo una battaglia sulla sanità pubblica. Noi non siamo politici di professione ma ci impegneremo per questo territorio».
Il fatto che tutti i vostri avversari attacchino solo voi, lo vedete come una penalizzazione on un punto di forza?
«Porteremo un cambiamento epocale e per questo facciamo paura. Ci attaccano in maniera strumentale. Fanno bene a preoccuparsi».
Avete puntato sulla politica ambientale e in particolare sulla lotta contro lo stoccaggio del gas, che farete una volta a Roma?
«Cercheremo di eliminare tutti gli incentivi agli idrocarburi e ovviamente continueremo la battaglia contro il gas all'Agraria».
a. cl.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico