«E adesso i malavitosi vivono sotto assedio»

«E adesso i malavitosi vivono sotto assedio»
IL BILANCIO FERMO «Non sono stati rinvenuti stupefacenti durante i controlli ma stiamo ottenendo degli ottimi risultati e siamo soddisfatti perché siamo con il fiato sul collo...

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IL BILANCIO
FERMO «Non sono stati rinvenuti stupefacenti durante i controlli ma stiamo ottenendo degli ottimi risultati e siamo soddisfatti perché siamo con il fiato sul collo dei malavitosi che si sentono sotto assedio»: è quanto dice a fine operazione il maggiore Roland Peluso, che gestisce le nove stazioni dei carabinieri sul territorio e ha coordinato le operazioni antirdroga messe a segno fra la tarda serata di mercoledì scorso e la giornata di ieri. Comincia a dare i suoi frutti il monitoraggio che punta su uno spiegamento di uomini e mezzi mai visto prima. I risultati sono eccezionali in termini di fermi, sequestri e arresti. Cambiano le dinamiche di un sistema che lega a doppio filo spaccio e sfruttamento della prostituzione. Fenomeni che hanno trovato terreno fertile sulla costa e sono difficili da sconfiggere.

La competizione
Ma con l'aumentare delle bande criminali aumenta la competizione per contendersi il mercato; aumentano così le soffiate, gli informatori o i confidenti che aiutano i carabinieri. Le faide tra bande portano i militari sulla giusta strada e così si spiegano i recenti blitz nei covi dei pusher. Incursioni che portano a galla un mondo sommerso capace di mettere in circolo fiumi di denaro sonante. Nel passare al setaccio gli esercizi commerciali, le autovetture e gli autocarri in transito, nelle identificazioni di chi viaggia o frequenta i locali c'è la mappatura della zona. Un lavoro che promette nuovi importanti risultati a breve. Questo fiato sul collo dei carabinieri irrita la malavita e fa compiere passi falsi. L'operazione di ieri potrebbe portare risvolti a breve, magari un'altra maxi operazione che dimostra la forte presenza dello Stato in una zona a rischio. Aumenta la percezione di sicurezza tra i cittadini e già solo questo è un risultato.
Via Cavour
Riguardo alla villa abbandonata in via Cavour, sulla statale a Porto Sant'Elpidio, le forze dell'ordine si sono attivate per porre rimedio alla situazione. I proprietari saranno presto informati e saranno chiamati ad attivarsi per porre rimedio a una situazione non più sostenibile. Non si tratta solo di ripulire tutta l'area esterna e di occuparsi della fitta vegetazione. Si dovranno creare le condizioni affinché quella casa non sia facilmente accessibile. Intanto per evitare le occupazioni abusive e lo spaccio, ma poi anche per scongiurare il pericolo di tragedie che possono capitare quando manca il controllo e non ci sono regole. Basti pensare all'episodio di Cisterna Latina e alla sedicenne trovata morta lo scorso 24 ottobre a Roma.
La scelta

La ragazza gravitava in un edificio abbandonato occupato abusivamente da clandestini e spacciatori e lì ha trovato la morte: una fine atroce, la sua. Per prevenire situazioni del genere non bastano i ripetuti sopralluoghi delle forze dell'ordine, i proprietari sono chiamati a fare la loro parte. Solo così sarà possibile debellare in maniera definitiva gli insediamenti criminali che da decenni hanno messo radici sulla costa nord del Fermano con affari soprattutto nel mondo dello spaccio di droga e dello sfruttamento della prostituzione. Due attività che portano molto denaro e che hanno fatto proliferare i gruppi organizzati.
so. am.
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Corriere Adriatico