«Costi e pericoli, no alle capitali»

«Costi e pericoli, no alle capitali»
LA SINERGIAFANO Una stretta sinergia tra scuola e polizia stradale per garantire la sicurezza degli studenti. E' quanto attuato dallo scorso anno scolastico in base ad una...

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LA SINERGIA
FANO Una stretta sinergia tra scuola e polizia stradale per garantire la sicurezza degli studenti. E' quanto attuato dallo scorso anno scolastico in base ad una circolare ministeriale inviata a tutti gli istituti per la quale viene messo in piedi un sistema di verifiche per fare in modo che i viaggi di istruzione si svolgano con tutte le garanzie possibili. Infatti di fronte ai continui attacchi terroristici che stanno investendo l'Europa, è emersa la necessità anche per gli istituti scolastici di ripensare viaggi e gite. «Secondo questa procedura di controllo - spiega la dirigente scolastica Nadia Vandi - una settimana prima della partenza degli alunni inviamo alla polizia stradale tutte le informazioni sul viaggio, relative al percorso, alla destinazione, al numero di partecipanti, ai mezzi utilizzati e alla ditta incaricata del trasporto, poi sono i poliziotti ad effettuare le verifiche tecniche, in particolar modo sui veicoli utilizzati».

Un esodo programmato
Ogni anno sono tantissimi i giovani che compiono viaggi di istruzione, ad esempio il Nolfi conta 814 studenti, di cui si mettono in viaggio 21 classi dal terzo al quinto anno, allo scientifico invece gli studenti che viaggiano sono 800 a Fano e 200 a Pergola. Cambiamenti si sono avuti anche per quanto riguarda le mete di destinazione: «Quando abbiamo effettuato la programmazione delle uscite avevamo già evitato le capitali europee proprio per una maggiore sicurezza - afferma il dirigente del Torelli Samuele Giombi - Inoltre lo scorso anno abbiamo attuato una linea prudenziale per quanto riguarda i viaggi e ci stiamo attenendo a quella. Ad esempio per quest'anno resta solo un'uscita all'estero che è a Lubiana, una zona non considerata a rischio». Le capitali europee, oltre al rischio di attentati terroristici, sono poco richieste anche a causa dei costi molto elevati.
Silvia Falcioni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico