CINGOLI Niente ristori, niente sostegni, le chiusure di Natale e Pasqua (i migliori

CINGOLI Niente ristori, niente sostegni, le chiusure di Natale e Pasqua (i migliori
CINGOLI Niente ristori, niente sostegni, le chiusure di Natale e Pasqua (i migliori periodi dell'anno dove si vende maggiormente) hanno azzerato gli incassi, ma l'imprenditore...

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CINGOLI Niente ristori, niente sostegni, le chiusure di Natale e Pasqua (i migliori periodi dell'anno dove si vende maggiormente) hanno azzerato gli incassi, ma l'imprenditore cingolano Maurizio Mosconi, uno dei due soci del Gruppo Mosconi (titolare di altri cinque negozi), non abbassa la saracinesca anzi ne alza un'altra con l'apertura di un nuovo negozio ad Ancona, un Cialda House (cialde, thè e infusi da tutto il mondo compatibili con macchinette da caffè che sono in produzione, ma propone anche specialità dolciarie italiane). Con quest'ultima attività sono sei gli esercizi commerciali del Gruppo Mosconi tra punti vendita Thun, articoli da regalo, bomboniere e oggettistica (tre ad Ancona, uno a Jesi e due a Porto Recanati) aperti negli negli ultimi quattro anni.

Il ritorno
«E' dura ma vogliamo tornare a lavorare con serenità in una situazione normale e non con la paura delle chiusure ci dice Mosconi - Il negozio che andremo ad aprire? Crediamo molto su quest'ultimo progetto (quello che verrà aperto domani ad Ancona). E' un settore in evoluzione. Siamo fiduciosi e speriamo che si torni alla normalità nel più breve tempo possibile. Ormai quello che è stato perso non si recupererà più e dobbiamo rimboccarci le maniche e guardare con ottimismo il futuro, anche se ci sono ancora tante incertezze. I ristori e i sostegni? La nostra categoria non ha preso un euro perchè per il governo non esistiamo. E' stato un anno disastroso con perdite del 95% ». Le incertezze riguardano il settore delle cerimonie (matrimoni, cresime, comunioni)? «L'anno scorso siamo stati costretti ad annullare l'80% delle prenotazioni con tanti articoli che già avevamo in magazzino (gli ordini vanno fatti diversi mesi prima) aggiunge Mosconi - e oggi siamo praticamente fermi non essendoci regole chiare e definitiva sulle riaperture. Le persone non prenotano e quelle poche che l'avevano fatto hanno paura di confermare le prenotazioni. Bisogna tornare alla normalità».

Leonardo Massaccesi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico