Ci sono 27 milioni per ripartire Fondi ai progetti di 70 aziende

Ci sono 27 milioni per ripartire Fondi ai progetti di 70 aziende
IL POST SISMA/1ASCOLI Adesso sul piatto dell'Area di crisi ci sono 27,5 milioni di euro, per far partire subito i progetti assunzioni incluse di circa 70 aziende del territorio...

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IL POST SISMA/1
ASCOLI Adesso sul piatto dell'Area di crisi ci sono 27,5 milioni di euro, per far partire subito i progetti assunzioni incluse di circa 70 aziende del territorio ascolano. Dagli annunci e lo scetticismo di qualcuno ai bandi, dalle provviste economiche messe in campo all'attesa dei progetti, adesso, dopo tre anni di confronti, missioni a Roma e voci di corridoio divenute report con numeri e decreti, si arriva allo scenario ufficiale di questa iniezione di fiducia e di finanziamenti che si concretizza sotto il nome dell'Area di crisi complessa.

L'occasione
Un'occasione a lungo rincorsa che da intenzione o promessa (prefigurata almeno un decennio fa) si trasforma in una strada aperta per un totale come detto - di circa 70 progetti che andranno avanti, tra maxi-aziende (9) e micro-piccole-medie imprese del Piceno (28 pronte a partire e una trentina in dirittura di arrivo) grazie ad un portafoglio di finanziamenti complessivi per 27,5 milioni di euro. E con un numero di assunzioni previste ancora indecifrabile, ma sicuramente di qualche centinaio di persone (includendo 120 assunzioni di 9 grandi aziende e anche 40 posti di lavoro grazie al progetto col Gruppo Sabelli, cui poi sommare ). Ma non sembra finire qui. Perché come conferma la vice presidente della Regione, Anna Casini, si attende solo la pubblicazione di un nuovo decreto che ha già il visto della Corte dei Conti - per ulteriori 21,7 milioni di euro da destinare a quelle imprese dell'area del cratere del terremoto (quindi inclusa Ascoli e diversi comuni piceni) che effettueranno investimenti produttivi al di sotto di 1,5 milioni di euro, anche su immobili, infrastrutture ed altro.
La voglia di reagire
«C'è da essere molto soddisfatti commenta la vice presidente della giunta regionale, Anna Casini per quello che di concreto si è riusciti a portare su questo territorio grazie alla costruzione di percorsi condivisi e fortemente voluti. Adesso, malgrado lo scetticismo iniziale di qualcuno e anche la mazzata del terremoto, possiamo parlare di risultati concreti e importanti raggiunti. L'Area di crisi può contare ora su ben 10,5 milioni di euro destinati dalla Regione a supportare i progetti di circa 60 piccole e medie imprese ascolane, che alla fine dovrebbero portare al finanziamento di tutte le proposte ammissibili. Come Regione, infatti, abbiamo deciso di integrare i 5,5 milioni destinati, con decreto, ai primi 28 progetti, con altri 5 milioni di euro per tutti gli altri progetti, circa una trentina, in graduatoria». «Siamo arrivati ad un traguardo prosegue Anna Casini che all'inizio sembrava molto lontano e che ci ha visti lavorare per tre anni al fine di ottenere i finanziamenti necessari. E se consideriamo che anche 9 grandi aziende del territorio, grazie ai finanziamenti del Mise, investiranno e creeranno 120 nuovi posti di lavoro, oltre ai 40 che arriveranno dal progetto con il Gruppo Sabelli, c'è sicuramente una considerazione da fare: se circa 70 aziende del territorio hanno fatto un passo avanti, significa che c'è davvero la voglia di reagire».
Le piccole imprese

Sono già 28, come detto, le imprese ascolane che hanno presentato progetti per investimenti fino ad 1,5 milioni di euro per le quali è arrivato il decreto di ottenimento dei finanziamenti per un totale di 5,5 milioni. Quindi, in questi casi si potrà partire subito, assunzioni incluse. Ma, a fronte di fondi stanziati dalla Regione per questa linea dell'Area di crisi, pari a 5,8 milioni di euro, l'ente regionale ha deciso di integrare la provvista con altri 5 milioni di euro.
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Corriere Adriatico