LA BUROCRAZIAANCONA L'articolo 68 della Finanziaria 2019 per Ancona vale 12 milioni. Tanti quanti i fondi stabiliti dal bando periferie. Ma su tempi e modalità la partita è...
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ANCONA L'articolo 68 della Finanziaria 2019 per Ancona vale 12 milioni. Tanti quanti i fondi stabiliti dal bando periferie. Ma su tempi e modalità la partita è tutta da scrivere. Così come rischia di dover essere firmata di nuovo la Convenzione che scandisce le diverse fasi tra cui anche l'erogazione dei fondi, il recupero delle spese. Un'eventuale ripartenza burocratica, tra autografi del Governo e del Comune, l'eventuale registrazione della Corte dei Conti, potenziali richeiste e chiarimenti, se ne potrebbero andare (stando a quanto già accaduto con il governo Gentiloni) almeno quattro mesi. E i progetti esecutivi già trasmessi ad agosto scorso al Ministero saranno da ritenere validi? O dovranno essere sottoposti a una ulteriore verifica? La soluzione del rebus sembra tutt'altro che a portata di mano. E sui temi del bando periferie da martedì si confronteranno i Comuni all'Urbanpromo di Milano. Tra gli appuntamenti nel Palazzo della Triennale spicca la giornata di lavori di mercoledì al Salone d'Onore doe si svolge la sessione denominata Dal consumo di territorio alla rigenerazione urbana dove anche il Comune di Ancona esporrà la propria esperienza ed è previsto anche l'intervento di Antonio Decaro, presidente nazionale dell'Associazione dei Comuni (Anci). In attesa di capire il prossimi iter del Bando periferie, con cui il capoluogo darà il via alla riqualificazione dell'asse Palombella-stazione-Archi, il Comune riparte dall'articolo 68 del disegno di legge di Bilancio 2019. Il testo prevede il ripristino da gennaio dei fondi per i 96 enti Comuni beneficiari. La legge di Bilancio 2019, a breve all'esame della Camera, dà seguito all'accordo raggiunto a ottobre tra Comuni e Governo alla Conferenza unificata e, quindi, supera lo stop fino al 2020 stabilito dal decreto Milleproroghe.
Massimiliano Petrilli
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Corriere Adriatico