Assolto Tombesi il demolitore delle antiche mura

Assolto Tombesi il demolitore delle antiche mura
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LA CURIOSITÀ
PESARO La giuria popolare assolve a maggioranza Ugo Tombesi. Oltre 3.000 le persone coinvolte nel processo che permette una riabilitazione parziale del sindaco demolitore. «Uomo del suo tempo», «sostenuto dalla giunta» le attenuanti. «Picconatore, demolitore, terremoto» o per dirla con le parole di Pasqualon «un guastacittà» alla base dell'accusa di Maury Incen che ha raccontato come Tombesi distrusse le mura roveresche della città nonostante le proteste dei cittadini. Secondo l'accusa infatti, il sindaco preferiva i suoi amici milanesi a cui concesse appalti, sussidi, terreni, fino all'utilizzo della concessione balneare per 30 anni. La difesa dello storico Riccardo Paolo Uguccioni, amplia il discorso: senza nulla da obiettare sul rammarico di non avere più le mura roveresche, il professore non pone la responsabilità dell'accaduto solo sulle spalle del sindaco ma sull'idea di quegli anni, tra fine 800 e primi 900, condivisa da Giunte di colori diversi, che l'abbattimento delle mura permettesse l'espansione della città. È difficile infatti, secondo Uguccioni, riuscire sempre a riconoscere l'importanza dei beni culturali. «Il rapporto è a favore degli innocentisti anche se la requisitoria ha raggiunto un numero doppio di visualizzazioni rispetto a quella della difesa. Quando, insieme a Ugo Betti, abbiamo ideato questo processo - spiega Fabio Aromatici ideatore con Betti di Pesaro Segreta e di questo originale processo on line - temevamo che si debordasse ma i pesaresi si sono dimostrati intelligenti. Accusa e difesa sono state al gioco e hanno sostenuto molto bene le rispettive argomentazioni. Siamo disponibili a ripetere questo format magari in occasione delle prossime elezioni comunali quando ci piacerebbe invitare tutti i candidati ad esporre la loro piattaforma elettorale sulla cultura pesarese ed illustrare i programmi che intendono sviluppare». 57% innocente 43% colpevoli.

Elisabetta Marsigli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico