7Giovedì scorso ha perso la vita un giovane che si trovava detenuto in carcere

7Giovedì scorso ha perso la vita un giovane che si trovava detenuto in carcere
7Giovedì scorso ha perso la vita un giovane che si trovava detenuto in carcere a Fermo. Si è tolto la vita a soli 23 anni. «Circa il 50% delle morti in carcere (in totale...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
7Giovedì scorso ha perso la vita un giovane che si trovava detenuto in carcere a Fermo. Si è tolto la vita a soli 23 anni. «Circa il 50% delle morti in carcere (in totale rappresentano una media di circa 160 all'anno) avvengono per suicidio - sottolinea Renzo Interlenghi, candidato sindaco del centrosinistra #FermoFutura intervendo sulla questione - a dimostrazione che il sistema penitenziario non è in grado di fornire risposte adeguate a soggetti che non hanno bisogno della detenzione per potersi riabilitare, poiché spesso, invece, hanno bisogno di strutture socio sanitarie che li aiuti, innanzitutto, a sopravvivere al senso di abbandono i cui si sentono. Mi sto candidando a sindaco della città di Fermo per il centrosinistra, ma sono innanzitutto un avvocato che, quindi, ha un osservatorio privilegiato su determinate problematiche. Durante il lockdown, come coordinatore della Protezione civile e con la collaborazione del sindaco di Monte Vidon Combatte, abbiamo donato mascherine ai detenuti perché, per affrontare determinati problemi è necessario unire le forze e fare quadrato. Questi gesti, però, non bastano perché chi sta dentro vive in un'altra dimensione e, spesso, quella dimensione produce crisi di rigetto che si materializzano in gesti insani che lasciano un vuoto, nelle famiglie, nelle amicizie (anche carcerarie) e nella società. Gli operatori penitenziari fanno il massimo e questo lo comprese l'allora ministro alla Giustizia Oliviero Diliberto che dette dignità al corpo della polizia oenitenziaria ma è il sistema penitenziario che deve essere riformato. Manifesto, pertanto, la mia più sincera solidarietà alla famiglia del giovane che è venuto a mancare - la conclusione di Interlenghi - affinché non si senta sola e possa avvertire la presenza della persona e della istituzione che andrò a rappresentare».

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico