WTCC, esclusione “a rate” per Honda: salvata l'Ungheria, persa la tripletta marocchina

Le Honda Civic squalificate che partecipano al mondiale WTCC
PARIGI – L'appello di Honda contro l'esclusione dalle classifiche delle gare in Ungheria e Marocco è stato accolto a metà. La FIA non ha così...

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PARIGI – L'appello di Honda contro l'esclusione dalle classifiche delle gare in Ungheria e Marocco è stato accolto a metà. La FIA non ha così ucciso il World Touring Car Championship, ma lo ha gravemente ferito. E, soprattutto, ha inferto un duro colpo alla credibilità del sistema: per i tempi e per la modalità della decisione. Honda ha “salvato” i risultati ed i punti delle due gare di Budapest, ma non quelli di Marrakech, dove aveva ottenuto una storica tripletta nel Main Race (Rob Huff, Tiago Monteiro e Norbert Michelisz nell'ordine).


I tifosi vorranno capire come mai il fondo delle vetture sia stato giudicato “a norma” in Ungheria, ma non due settimane più tardi in Marocco: il comunicato della Corte Internazionale della Federazione non lo spiega. Se Honda ha violato il regolamento, allora doveva venire esclusa anche dalla graduatoria di Budapest. Così, invece, resta l'impressione che la FIA abbia voluto non smentire i commissari, ma nemmeno giudicare totalmente colpevole il costruttore giapponese e JAS Motorsport.

Honda ha risposto alla FIA con un proprio comunicato nel quale spiega di essere molto dispiaciuta che l'appello “contro l'esclusione delle nostre Civic WTCC dalle gare in Marocco non sia stato accolto”. Il costruttore ha chiarito di accettare la decisione, ma si dice sorpreso perché ritiene di aver “agito in buona fede, fermamente convinto che tutti i componenti delle Honda Civic WTCC rispettino il regolamento tecnico del FIA WTCC per come è stato redatto”. La scuderia conviene che la lotta per il titolo mondiale “si fa ancor più dura”.

Nella classifica provvisoria, peraltro non ancora ufficiale, il bicampione del mondo uscente José María López (Citroën) guadagna non soltanto il successo in Marocco (e Gabriele Tarquini il primo podio stagionale con la Lada Vesta), ma schizza a 209 punti (prima della decisione della Corte ne aveva 193). Alle sue spalle, si insedia il marocchino Mhedi Bennani che balza al secondo posto assoluto con 115 (12 punti in più), scavalcando il portoghese della Honda Tiago Monteiro, che precipita da 124 a 94 punti, gli stessi di Yvan Muller.

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Corriere Adriatico