Veicoli commerciali, mercato in calo del 6,3% nel 2018. Unrae, servono misure strutturali

Una fabbrica di veicoli commerciali
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TORINO - «Dopo un primo semestre con vendite allineate a quelle del 2017 e un forte peggioramento a partire da settembre, complice una non completa disponibilità di prodotti rispondenti alle nuove norme di omologazione, entrate in vigore il primo settembre per gli autocarri di fascia di peso più bassa, i veicoli commerciali chiudono l’anno 2018 con una flessione del 6,3%». Lo rende noto l’Unrae, l’associazione delle case automobilistiche estere. Sono stati, infatti, 182.100 gli autocarri con portata fino a 3,5t venduti nel corso del 2018, oltre 12.000 in meno dell’anno precedente. Nel solo mese di dicembre la contrazione delle vendite è pari all’11,6% con 20.723 veicoli venduti rispetto a gennaio-dicembre 2017.


«Contrariamente alle attese di inizio anno - afferma Michele Crisci, presidente dell’Unrae - l’indisponibilità di prodotto e l’incertezza degli operatori in un contesto macroeconomico di rallentamento, ha riportato un altro segno meno nel mercato dei veicoli da lavoro, facendolo tornare ai livelli del 2010. In questi ultimi 8 anni, solo il 2016 e 2017 sono riusciti a recuperare i drammatici cali, posizionandosi intorno alle 200.000 immatricolazioni. La presenza del Superammortamento in forma ridotta e l’esigenza di rinnovo di un parco circolante composto per oltre la metà da veicoli con più di 12 anni, non sono riusciti ad accelerare il processo di svecchiamento dello stesso, con i conseguenti riflessi negativi su sicurezza e impatto ambientale. È tempo che il decisore pubblico intervenga in modo concreto con provvedimenti strutturali orientati al rinnovo dei veicoli più anziani e con misure che al momento non hanno purtroppo trovato spazio nell’ultima manovra finanziaria». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico