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BRUXELLES - La Commissione Europea ha proposto al Consiglio una proroga una tantum - fino al 31 dicembre 2026 - delle attuali norme di origine per i veicoli elettrici e le batterie nell’ambito dell’accordo commerciale e di cooperazione Ue-Regno Unito. Le regole di origine per i veicoli elettrici e le batterie sono state progettate nel 2020 per incentivare gli investimenti nella capacità di produzione di batterie della Ue, ma circostanze non previste nel 2020, tra cui l’aggressione della Russia contro l’Ucraina, l’impatto della pandemia sulle catene di approvvigionamento e la maggiore concorrenza da parte di nuovi regimi di sostegno internazionali, hanno portato - indica la Commissione - a una situazione in cui l’espansione dell’ecosistema europeo delle batterie è stata più lenta di quanto inizialmente anticipato. Ecco perchè la proposta di Bruxelles, che va incontro alle richieste dei produttori europei di cambiare i termini dell’intesa originaria Ue-Regno Unito in base alla quale i veicoli elettrici che non raggiungono il 45% dei componenti prodotti nelle due aree sarebbero soggetti a dazi.
La proposta della commissione ha tre aspetti: il primo è la proroga ‘una tantum’ delle norme attuali fino al 31 dicembre 2026.
L’accordo commerciale e di cooperazione stabilisce le regole che disciplinano il commercio tra l’Unione Europea e il Regno Unito, che includono norme di origine che specificano come un prodotto può essere considerato originario della Ue o del Regno Unito. Solo i prodotti originari di una parte dell’accordo commerciale e di cooperazione Ue-Regno Unito possono beneficiare del regime preferenziale stabilito dall’accordo.
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