TERMOLI - Il progetto era stato deliberato ben prima che la pandemia da coronavirus bloccasse l’attività dei cantieri. E dunque l’attività avviata da...
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Si distinguono però per allestimenti diversi: la versione Enjoy, che richiama il mondo degli explorer, ha una sovrastruttura posizionata verso prua, così da lasciare maggiore spazio alla sezione poppiera del ponte e ospitare tender e giochi d’acqua (può essere utilizzata infatti anche come barca appoggio per mega yacht); la Wide Space, attualmente in costruzione, presenta invece il tradizionale profilo da superyacht, con un upper deck poppiero più lungo.
La motorizzazione è costituita, per entrambi gli allestimenti, da due MAN da 560 cavalli. In attesa dei test in mare, la velocità massima dichiarata, per ora, è di 12,5 nodi, 10 quella di crociera. Molto interessanti i dati sull’autonomia: il cantiere parla infatti di “oltre 3000 miglia a velocità economica”. Un valore, questo, direttamente collegato anche alla capacità dei serbatoi, che possono imbarcare fino a 30.000 litri di carburante.
E’ la prima volta che Tommaso Spadolini si dedica alla progettazione di uno yacht dislocante in acciaio e alluminio per conto di Italian Vessels. Lecito chiedersi, dunque, come sia nata l’inedita collaborazione. “Conosco da molti anni Mario Parigi, fondatore di Italian Vessels, e mi ha fatto molto piacere che mi abbia chiesto, assieme ai figli, di dedicarmi a un nuovo progetto da portare avanti per ridare slancio ai cantieri navali di Termoli, una realtà attiva nel mondo della cantieristica e della manutenzione da oltre 20 anni. Mario – ha aggiunto Spadolini - è un ex comandante e surveyor e desiderava lanciare il marchio Italian Vessels con un progetto in acciaio e alluminio dalle grandi capacità marine, che andasse molto al di là dei classici motoryacht in vetroresina delle stesse dimensioni. Abbiamo pensato dunque a due yacht dislocanti di 28,5 metri basati sulle medesime linee di carena disegnate da Umberto Tagliavini e siamo certi di aver fatto la scelta giusta”.
Detto delle due versioni (Enjoy e Wide Space) e delle motorizzazioni, vale la pena rammentare che condividono il 70 per cento circa della sovrastruttura. Entrambi i modelli, inoltre, prevedono quattro comode cabine con bagno sul ponte inferiore e una luminosa suite armatoriale a prua del ponte principale, completa di divano e cabina armadio. Una soluzione insolita su yacht di questa misura è la presenza, oltre al salone principale, di una sky lounge di circa 16 metri quadri dietro alla timoneria sul bridge deck. Sul ponte principale è presente inoltre una grande cucina con accesso diretto dall’alloggio del personale. L’equipaggio ha a disposizione due cabine, inclusa quella del comandante a prua del ponte inferiore. Una piccola area comune dedicata proprio all’equipaggio può essere comunque convertita in un’ulteriore cabina.
Frutto di specifiche scelte è l’organizzazione degli spazi a poppa: invece di realizzare il garage del tender, è stato deciso infatti di dedicare un grande spazio di stivaggio a toys e altri equipaggiamenti, mentre il tender può essere alloggiato in alto, sfruttando la piattaforma poppiera idraulica. Quest’ultima – viene assicurato - può essere facilmente alzata e abbassata per facilitare le operazioni di alaggio e varo. A prua, davanti all’area dedicata alle sedute per gli ospiti, c’è invece spazio per un altro piccolo MOB tender o per un jet-ski.
Nessuno ha potuto ancora vedere dal vivo la barca, tuttavia i rendering diffusi rendono ben chiara la fisionomia degli esterni, con le griglie orizzontali degli occhi di cubia in evidenza, com’è nello stile tipico dello Studio Spadolini. Il loro design è dunque privo di fronzoli o di dettagli superflui. Quanto agli interni, per ora ci si può sbilanciare soltanto nel dire che lo stile è contemporaneo e si basa sull’utilizzo di legni chiari, pelli calde e tessuti naturali. Il cantiere si affida tra l’altro a diversi marchi di design di altissimo livello, come Boffi, per le dotazioni della cucina.
Dettagli ed equipaggiamenti a parte, lo Studio Spadolini tiene a sottolineare che “sia il Wide Space che l’Enjoy sono superyacht compatti sotto i 29 metri di lunghezza progettati sui principi dei grandi yacht”. In questa ottica, viene ricordato che sono dotati di wing stations per migliorare la visibilità a prua e a poppa durante le manovre. Altri particolari e il prezzo si conosceranno in autunno, quando il nuovo superyacht verrà ufficialmente presentato, con ogni probabilità a Cannes e a Genova. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico