BRUXELLES - L’Antitrust Ue ha multato Scania per un ammontare di 880 milioni di euro per aver partecipato a un cartello tra costruttori di camion. Gli altri produttori...
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Contrariamente a MAN, DAF, Daimler, Iveco e Volvo/ Renault, Scania non aveva concluso una transazione e, in seguito all’inchiesta europea, ora Bruxelles ha messo la parola fine a un caso su un’intesa illegale durata 14 anni che ha danneggiato un gran numero di trasportatori in Europa dato che Scania e gli altri costruttori di camion producono oltre nove decimi dei camion di dimensione media e grande venduti in Europa. Si tratta di circa tra quarti del trasporto interno delle merci trasportate nella Ue. La decisione riguarda il mercato dei camion da 6 a 16 tonnellate e di olte 16 tonnellate.
Scania ha preso parte a un’intesa illegale allo scopo di coordinare i prezzi (al livello dei prezzi lordi). I prezzi lordi che compaiono nei vari livelli corrispondono ai prezzi all’uscita della fabbrica in cui i camion venivano prodotti, fissati per ogni produttore. In generale lo schema dei prezzi lordi costituivano la base per fissare i prezzi nel settore dei camio, il prezzo finale pagato dagli acquirenti era fondato su altri aggiustamenti nei vari livelli dei prezzi lordi effettuati a livello locale e nazionale. Poi l’intesa riguardava l’intoduzione di tecnologie di emissione per la conformità dei camion con le norme Ue sempre più strette (da Euro 3 a Euro 4 attualmente in vigore) e la ripercussione sui clienti dei costi a queste associati.
L’infrazione alle regole Ue è durata dal 1997 al 2011 ed è stata realizzata con riunioni organizzate tra i quadri di alto livello, a margine di fiere commerciali, conversazioni telefoniche, dal 2004 è stata organizzata attraverso le filiali tedesche dei produttori e con comunicazioni per via elettronica. L’inchesta, indica oggi Bruxellesm «non ha rivelato alcun legame con le accuse e le pratiche sull’aggiramento del sistema anti-inquinamento di certi veicoli» (scandalo Volkswagen e simili). Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico