GINEVRA - Le replica svizzera della “quintessenza del prestigio”, Audi Q8 concept, esibita per la prima volta in gennaio al Salone di Detroit, è arancione e non...
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Il sistema di trazione del prototipo sempre meno prototipo (dovrebbe debuttare sul mercato nel 2018) esibito a Ginevra è inequivocabilmente più “spinto” rispetto a quello presentato oltreoceano. Dall’abbinamento del motore termico Tfsi da 3.0 litri alla tecnologia mildhybrid ed al compressore ad azionamento elettrico presentato per la prima volta su SQ7 per eliminare il cosiddetto “turbo lag”, gli ingegneri hanno ricavato 476 cavalli di potenza (449 a Detroit). Il segreto è nella capacità di rigenerazione e di recupero che raggiungono i 20 kW (170 Nm di coppia), cioè esattamente la differenza di potenza tra i due concept. La soluzione mild hybrid consente di ridurre i consumi nell’ordine di un litro ogni 100 chilometri (circa 25 grammi di CO2) rispetto ad un’equivalente unità turbo a sei cilindri. In versione Sport, Audi Q8 concept è più veloce di 25 km/h (275 il picco massimo) e schizza da 0 a 100 orari in 4,7 secondi, contro i 5,4 dichiarati per il modello esibito al Naias ad inizio anno. Il dato più impressionante riguarda l’autonomia, che Ingolstadt dichiara poter arrivare a 1.200 chilometri, vale a dire una percorrenza nel ciclo misto superiore ai 14 chilometri per litro.
Audi, in realtà, non ha diffuso dati ufficiali ma a questo risultato si arriva considerando la capacità di serbatoio, che è di 85 litri. In modalità elettrica, Q8 Sport può effettuare manovre di parcheggio e viaggiare a basse velocità e nel traffico con tante fermate e ripartenze. La batteria agli ioni di litio da 0,9 kW è piazzata sotto il vano bagagli. Per Rupert Stadler, numero uno di Audi, il nuovo sistema è un passo avanti in termini di efficienza ed ecocompatibilità: «La tecnologia mild hybrid abbinata al motore Tfsi - ha spiegato - fissa nuovi standard di riferimento per quanto riguarda l’accoppiata tra motori elettrici e motori a combustione, che sarà adottata in futuro su molti modelli Audi».
Il distillato di tecnologia tedesca include l’avanzatissimo telaio equipaggiato con sospensioni pneumatiche e regolazione dello smorzamento la cui escursione arriva a 90 millimetri su un’altezza complessiva di 1,7 metri. I generosi pneumatici sono montati su cerchi da 23 pollici, tanto che la larghezza è cresciuta di 1,2 centimetri per via dei doppi passaruota dal profilo più importante. I freni carboceramici non sono da meno e misurano 20 pollici. Dentro l’abitacolo, il concept ginevrino è sostanzialmente identico a quello americano con l’Audi virtual cockpit (schermo Tft da 12,3’’) e l’head-up display.
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Corriere Adriatico