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Sicurezza e comfort con l’i-Cockpit di Peugeot, per un viaggio che arriva fino alla nuova 408. Se temi come quello dell’ergonomia e dell’evoluzione dei prodotti sono alla base della storia della storia recente del posto di guida sulle auto della casa del Leone, sono dieci, per l’esattezza, gli anni che ha compiuto la versione del Cockpit concepita al modo di Peugeot. Tra capisaldi degli studi ergonomici ed evoluzione tecnologica, dalla tastiera della macchina da scrivere rimasta invariata sui moderni computer fino al mouse che negli anni si è modificato in funzione delle necessità degli utilizzatori, gli esempi che hanno guidato Peugeot nella sua evoluzione sono numerosi. La linea guida, però, è stata una sola: il posto di guida deve mantenere il comfort e le capacità del guidatore di controllare l’ auto, così come deve permettere di vivere un’esperienza di guida positiva e senza stress fisici e mentali. Due, quindi, le strade da seguire per una corretta impostazione della posizione di guida, ovvero quella dell’ergonomia fisica (per evitare lo stress fisico) e quella dell’ergonomia della conoscenza (che punta alla trasmissione delle informazioni nel modo migliore).
Se la posizione migliore per assecondare il corpo è stata individuata in quella degli astronauti che, in assenza di gravità, si riposavano, la ricerca in fatto di posizione di guida, tra angoli di gambe e braccia e la riduzione del carico sulle articolazioni, a partire dalle spalle, sono andate in quella direzione.
Sul fronte del comfort, grazie alla strumentazione più in linea con lo sguardo durante la guida, gli occhi si affaticano meno durante la guida. Il volante spostato più in basso, invece, alleggerisce il carico sulle braccia che assumono poi angoli di piega più confortevoli. La maggior reattività ai comandi dell’ auto è invece assicurata dal volante più compatto, su cui si muovono meno le braccia a parità di manovra. Non ultimo, l’aspetto estetico, che per Peugeot punta ad essere più ‘pulitò e lineare, per agevolare l’interazione con l’ auto.
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