Opel Astra Sports Tourer, fascino e tradizione la station wagon sugli scudi

La Opel Astra Sports Tourer
PORTO - Il fulmine col Fulmine. Equipaggiata con il biturbo da 160 cavalli, la nuovo Astra Sports Tourer è una vera saetta. È così maneggevole e così...

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PORTO - Il fulmine col Fulmine. Equipaggiata con il biturbo da 160 cavalli, la nuovo Astra Sports Tourer è una vera saetta. È così maneggevole e così divertente da guidare, in particolare se i limiti di velocità non vengono presi troppo sul serio (bello a dirsi, ma sconsigliabile da farsi), da far dimenticare i propri 4,7 metri di lunghezza, oltre venti centimetri in più rispetto alla sorella berlina. Il prezzo d’ingresso è di 18.600 euro, anche se la versione più venduta, e parecchio accessoriata, ne costa praticamente 7.000 in più. Anche in versione familiare, Opel Astra è decisamente più leggera rispetto alla generazione cui subentra: fino a 190 chilogrammi in meno a fronte di dimensioni esterne sostanzialmente inalterate.


Gli ingegneri sono tuttavia riusciti a ricavare 2,8 centimetri di spazio in più per le gambe di chi è seduto dietro e 2,6 in più per la testa di chi sta davanti. Anche il bagagliaio ha beneficiato della nuova architettura e può offrire 80 litri in più, fino ad un massimo di 1.630. Anche la funzionalità è aumentata grazie ai sedili posteriori abbattibili (40/20/40) che consentono configurazioni variabili a seconda delle necessità. A richiesta, sono disponibili anche gli accessori FlexOrganizer (barre laterali, reti e diverse opzioni di fissaggio) per adattare il vano alle necessità più disparate.
La gamma di motorizzazioni italiane è articolata sul benzina aspirato da 1.4 litri da 100 cavalli che costituisce la versione d’accesso e sui turbobenzina da 1.0 litri da 105, 1.4 litri da 150 e 1.6 litri da 200 oltre che sui turbodiesel Cdti sviluppati in Italia dalla GM Propulsion System di Torino da 1.6 litri da 95, 110 (l’unità più razionale della gamma) e 136 cavalli. Al top della gamma c’è il biturbo a doppio stadio da 160 cavalli offerto con il solo cambio manuale a 6 marce per trasferire il piacere di guida a chi sta al volante.

Gli italiani hanno già dimostrato di apprezzare la nuova Astra (come avevano già fatto con la “vecchia”, del resto). Le vendite sono cresciute in modo esponenziale, ma è lievitata anche la domanda dei modelli meglio equipaggiati: forse una conferma che la crisi è alle spalle, ma forse anche la consapevolezza degli automobilisti che sulla sicurezza è preferibile non scendere a compromessi L’offerta è stata calibrata con una gamma articolata sulle versioni Astra, pensata per le flotte, Elective, sviluppata per le aziende ed i privati come compromesso senza rinunce grazie a dotazioni importanti come IntelliLink 7’’ touchscreen, Bluetooth, AppleCarPlay, AndroidAuto, comandi al volante, climatizzatore automatico bizona e Cruise control, e Innovation.

 
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Corriere Adriatico