Ogier, sempre in testa al Rally di Catalogna, avvicina Toyota al titolo iridato a squadre. Neuville (Hyundai) è secondo

In Catalogna Ogier (Toyota Gr Yaris) insegue il successo numero 55 nel World Rally Championship
SALOU – Sébastien Ogier “vola” verso il suo 55esimo successo in carriera. Al volante della Toyota Gr Yaris ha chiuso in testa anche la seconda giornata...

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SALOU – Sébastien Ogier “vola” verso il suo 55esimo successo in carriera. Al volante della Toyota Gr Yaris ha chiuso in testa anche la seconda giornata del Rally di Catalogna, penultima prova del mondiale di specialità del 2020 che andrà in archivio in novembre in Giappone. L'otto volte iridato ha aumentato il suo vantaggio sul più diretto inseguitore, che dopo l'ultima cronometrata di sabato è Thierry Neuville (Hyundai i20 N).

Il belga accusa 20,7'' di ritardo contro i 4,8'' che Kalle Rovanperä (Toyota Gr Yaris), neo campione del mondo, accusava venerdì sera quando era secondo. Neuville ha rimediato altri 8 secondi rispetto al primo giorno, mentre al finnico, che alla vigilia della partenza di domenica è terzo, sono stati inflitti ulteriori 18'' di distacco. Rovanperä è terzo a 1,4'' dal belga e ha un margine di 14,5'' su Ott Tänak, che con la seconda delle tre Hyundai i20 N della classe regina è quarto. Poi c'è lo spagnolo con l'altra vettura coreana, Dani Sordo, quinto a 1:13.2 dalla vetta.

La terza delle quattro Yaris plug-in, quella di Elfyn Evans, è sesta con un ritardo di 14,4'' dall'estone. Quindi, al settimo posto, Craig Breen a 12,1'', con la più veloce della Ford Puma della scuderia M-Sport seguita a una ventina di secondi da Takamoto Katsuta con l'ultima Toyota ricaricabile. La Top 10 è completata dai due francesi al volante della Ford Puma: Adrien Fourmaux, nono a 2:13.7 dalla vetta, e Pierre Louis Loubet, che lo tallona 45,5''.

Dei sette stage in programma sabato, uno, il terzo di giornata, è stato annullato a causa di un incidente a Gus Greensmith (Ford Puma) che rientra domenica quando si corrono le ultime quattro cronometrate. Si tratta di 56 chilometri complessivi, gli ultimi 16 dei quali assegnano i punti del Power Stage e, verosimilmente, anche l'alloro costruttori già più che seriamente ipotecato dal Toyota Gazoo Racing.

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Corriere Adriatico