Mick Schumacher (Alpine): «Sarà una grande sfida guidare nel WEC, l’esperienza in F1 mi sarà utile»

Mick Schumacher (Alpine)
ENSTONE – Non solo Formula 1, Alpine nel suo quartier generale inglese ha voluto dare il giusto risalto alla nuova avvenuta nel mondo dell’Endurance. Oltre alla...

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ENSTONE – Non solo Formula 1, Alpine nel suo quartier generale inglese ha voluto dare il giusto risalto alla nuova avvenuta nel mondo dell’Endurance. Oltre alla suggestiva livrea patriottica, vista sulla A424 LMDh per la prima volta, i riflettori erano puntati anche sui piloti, nell’attesa di scoprire le formazioni dei due equipaggi che rappresenteranno Alpine nel FIA WEC. Gente navigata ed esperta in materia di gare di durata, ad eccezione di Mick Schumacher: al suo esordio in una categoria a ruote coperte dopo una carriera vissuta al volante di monoposto.

Alpine ha quindi deciso di affiancare il tedesco figlio d’arte con due suoi uomini di fiducia quali Nicolas Lapierre e Matthieu Vaxiviere. Il nome di Schumacher era iniziato a circolare già ad ottobre, in occasione del primo test effettuato con la A424 LMDh sul circuito di Jerez de la Frontera. Il tedesco aveva subito impressionato gli uomini Alpine, per la sua maturità e capacità di adattamento, tanto da annunciare l’accordo già a novembre.

Rigorosamente in tuta Alpine, Schumacher ha raccontato la sua prima presa di contatto con il mondo dei prototipi: «Ammetto che all’inizio l'abitacolo stretto mi ha messo un po’ di claustrofobia, fortunatamente mi sono adattato rapidamente. La A424 LMDh, per via del regolamento tecnico, è un'auto molto pesante rispetto alle monoposto con cui sono cresciuto e, di conseguenza, si guida in un modo diverso. Tuttavia, per certi versi, mi ha ricordato la Formula 2 che ho guidato in passato. Sono sicuro che mi divertirò molto, per ora posso dire che la A424 è una vettura molto bella e potente».

Per la prima volta Schumacher si troverà a dividere l’abitacolo con altri piloti. Ciò significa che dovrà adattare le regolazioni della vettura anche per lo stile di guida dei suoi compagni di equipaggio: « Avendo un passato in Formula 1, ho intuizioni e conoscenze che gli altri piloti non hanno, sono sicuro che questo potrà rivelarsi utile per la crescita della squadra. Inoltre posso contare sui miei compagni che, oltre alla loro esperienza, hanno conoscenze, modi e punti di vista diversi di percepire la vettura, potrò senz’altro trarne beneficio. Il continuo scambio di informazioni gioverà anche all’intero team per sviluppare la vettura».

Schumacher non ha fatto mistero di voler tornare in Formula 1, infatti anche quest’anno è stato confermato come terzo pilota Mercedes, tuttavia si è detto affascinato nel calarsi in questa nuova avventura: « Il passaggio nel WEC mi ha entusiasmato fin da subito, sono molto contento di essere qui. Non è affatto un segreto che non abbia mai corso con auto chiuse e in una griglia così affollata. A tal proposito la sfida più grande sarà proprio la gestione del traffico e nei doppiaggi delle GT».

Da sempre curioso e aperto a nuove esperienze, il tedesco ha preferito buttarsi nella mischia piuttosto che trascorrere un’altra stagione in panchina. Spinto anche dal consiglio ricevuto da Sebastian Vettel, Schumacher è carico per questa nuova avventura che partirà, il primo fine settimana di marzo, con la 1812 Km del Qatar: « Non vedo l'ora di fare esperienza in questa categoria e di allargare i miei orizzonti. Sono in trepidante attesa per l’inizio della stagione».

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Corriere Adriatico