Mazda, marcia di avvicinamento al premium: con la nuova 3 fa un altro passo

La nuova Mazda 3
MILANO - La Mazda ricomincia dalla sua “3” per continuare il cammino verso il suo obiettivo dichiarato: diventare un marchio premium, ma farlo a modo proprio ovvero...

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MILANO - La Mazda ricomincia dalla sua “3” per continuare il cammino verso il suo obiettivo dichiarato: diventare un marchio premium, ma farlo a modo proprio ovvero attraverso ricette che gli altri non hanno voluto o non hanno saputo eseguire. Il marchio di Hiroshima è un vero e proprio bastian contrario della storia dell’automobile: dal revival dello spider con la MX-5 al motore rotativo fino all’odierna convinzione che i motori turbo e l’elettrificazione non siano l’unica via per rendere le vetture più efficienti e pulite e che, se si vuole provvedere davvero all’ambiente, non bisogna pensare solo a ciò che esce dal tubo di scarico, ma all’impatto globale che l’automobile crea.

 

Mentre dunque gli altri costruttori sfornano numeri che riguardano gli investimenti e gli obiettivi di vendita sull’auto a batteria, Mazda promette invece di tagliare le emissioni “well to wheel” della CO2 del 90% entro il 2050 (rispetto al 2010) e presenta la quarta generazione della sua nuova compatta venduta in oltre 6 milioni di unità dal 2003. Lunga 4,46 metri, la nuova “3” ha uno stile che riprende al 99% quello del concept Kai e bandisce ogni spigolo con forme tondeggianti e superfici raccordate.

La nuova Mazda3 nasce su una nuova piattaforma e ha una scocca costruita per il 30% in acciai ad altissima resistenza per assicurare la protezione massima insieme ai 7 airbag e a numerosi dispositivi come la frenata autonoma che tiene conto di pedoni e ciclisti, l’assistenza al traffico in colonna, il sistema che frena l’auto in retromarcia se ci sono un ostacolo o un’auto in arrivo di lato e infine un sistema di controllo della stanchezza particolarmente evoluto che, attraverso una telecamera e sensori ad infrarossi, misura i battiti di ciglia, i movimenti degli occhi e la traiettoria dello sguardo del guidatore. Nuove anche la plancia e l’ergonomia, con la strumentazione arricchita dall’head-up display e lo schermo da 8,8 pollici del nuovo sistema infotelematico.

Tecnicamente si registra l’abbandono del retrotreno multi-link a favore di un più semplice assale torcente e l’adozione del G-Vectoring Control Plus che, attraverso impercettibili interventi su acceleratore e freni, migliora il comportamento stradale. Ma le novità più grandi sono sotto il cofano. Accanto all’1.8 a gasolio da 116 cv già visto sulla CX-3, debutta il nuovo 2 litri a benzina aspirato – niente turbo! – con sistema M Hybrid che troveremo anche sull’ancora più innovativo motore di pari cilindrata: il primo al mondo capace di funzionare alternativamente ad autoaccensione, ovvero come un diesel, o con la candela come un normale motore a ciclo Otto.

Ha il compressore volumetrico, un rapporto di compressione elevatissimo (16:1), una potenza di 180 cv e promette un’efficienza migliore del 30%. Come gli altri, si potrà avere con cambio manuale o automatico e ci saranno anche versioni a trazione integrale. In attesa del listino completo, la Mazda3 è già in prevendita con la versione 2 litri a 23.200 euro provvista di Celebration Pack che comprende servizi esclusivi come la garanzia di 5 anni o 200.00 km e i primi 5 tagliandi.
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Corriere Adriatico