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Dopo quattordici anni di commercializzazione, Opel Insigna esce dalla produzione. Entrata in scena nel 2008 con una spettacolare presentazione al Tower Bridge di Londra, Opel Insignia fu esposta in anteprima al pubblico in occasione del Salone dell’Automobile della capitale britannica nelle versioni berlina 4 porte e 5 porte. Per la realizzazione del modello, i progettisti della Casa tedesca avevano realizzato una vettura che, se da un lato avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di erede della terza generazione di Opel Vectra, dall’altro, poiché le sue dimensioni erano sensibilmente maggiori, riprendeva l’eredità di modelli di fascia superiore come la Opel Omega uscita dal listino cinque anni prima. «Con Opel Insignia - spiegava a suo tempo Mark Adams, all’epoca responsabile del design in Opel - abbiamo rivisto il nostro vocabolario stilistico. Abbiamo infatti abbinato arte scultorea e precisione tedesca».
Non a caso, Opel Insignia era stata dotata di una slanciata carrozzeria con un rilevante coefficiente di penetrazione aerodinamica (Cx 0,27).
Nei mesi seguenti la gamma delle motorizzazioni si arricchì con il nuovo 2.0 Cdti Biturbo da 190 CV. Al Salone di Ginevra del 2017 debuttò invece la seconda generazione di Opel Insignia che manteneva l’impostazione generale della serie precedente con linee però reinterpretate in chiave più moderna, divenendo più spigolose ed affilate. La berlina prendeva la denominazione supplementare di Opel Insignia Grand Sport, mentre la station wagon manteneva quella di Opel Insignia Sports Tourer ed era affiancata da una versione crossover chiamata Country Tourer come nella precedente generazione.
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