Il kartodromo internazionale di Sarno diventa mini autodromo e si prepara a ospitare anche corse (e test) di auto e moto

L'impianto di Sarno ancora nella vecchia configurazione
SARNO - Dal karting all’automobilismo la distanza è breve, questione di metri. Diciamo circa 400. E’ questa infatti la misura aggiuntiva che trasforma il...

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SARNO - Dal karting all’automobilismo la distanza è breve, questione di metri. Diciamo circa 400. E’ questa infatti la misura aggiuntiva che trasforma il kartodromo di Sarno, circuito di levatura internazionale che sorge al confine tra le province di Napoli e Salerno, in un mini impianto aperto anche alle auto e alle moto. I lavori di ampliamento sono in fase di ultimazione e – misure anti Covid permettendo – l’inaugurazione avverrà il 14 marzo.

Voluti da Peppe Sorrentino, appassionato patron della struttura, i lavori di ampliamento hanno interessato sia la parte dedicata al karting, che resta il core business dell’impianto, sia quella che ospiterà anche eventi aperti alle auto. Dopo la parentesi 2016-2020, dunque, il kartodromo raggiunge nuovamente la lunghezza massima prevista per il karting ex FIA, ovvero 1699 mt, con larghezza media della carreggiata di 10 metri. Ciò detto, nella nuova configurazione il kartodromo va ad unirsi in modo complementare ad un ulteriore nuovo pezzo di pista, in modo da formare appunto un mini autodromo lungo circa 2 km (1950 metri la misura omologata, anche se in realtà la lunghezza raggiunge 2170 metri).

Nell’impianto aggiornato – sarà bene chiarirlo subito – non potranno svolgersi, a differenza di quanto avviene per il karting, gare di livello internazionale, ma la struttura si profila sicuramente interessante per sessioni di test o per particolari format di gare aperte a vetture Turismo, GT, Sport e Formule minori, così come potranno girare senza problemi le moto ex FMI.

La nuova configurazione prevede lo spostamento del rettilineo di partenza, che si trasferisce in una zona parallela al versante del Vesuvio che dà su Sarno, dalla parte del paddock, dove prima c’era la staccata prima di affrontare la parte finale della pista. Altri aggiornamenti riguardano servizi e strutture collaterali adeguati all’ampliamento della pista e a tutto ciò che comporterà il cambiamento.

L’impianto di Sarno – vale la pena ricordarlo – è sorto all’inizio degli anni 90, inizialmente su un tracciato di 1000 metri, ma si è via via aggiornato fino a diventare uno dei più importanti del mondo, adatto sia ai test sia alle competizioni. Dalle gare regionali e nazionali (dal 2000 è sede fissa del Campionato Italiano ACI Karting) si è arrivati ad ospitare stabilmente eventi di portata europea e mondiale, con la partecipazione dei migliori talenti delle varie categorie.

Basti dire che qui, all’ombra del Vesuvio, si sono visti personaggi che rispondono ai nomi di Michael Schumacher, Jos Verstappen, Jean Alesi, in qualità di accompagnatori-istruttori dei propri figli alle prime armi, ovvero Mick, Max e Giuliano (i primi due oggi in F1, l’altro in F2). E non solo. Come loro, a Sarno hanno girato, a inizio carriera, alcuni tra i più forti piloti approdati in F1, in testa Lewis Hamilton. E, con l’attuale pluricampione del mondo, i vari Leclerc, Giovinazzi, Ocon, Norris, Russel, Sainz Jr, Stroll, Gasly, Mazepin. Prima di loro Nico Rosberg, Kubica, Buemi, Alguersuari, Maldonado, Kobayashi, Kovalainen, Hulkenberg, Di Resta, Liuzzi… Non per niente in occasione di una gara di Coppa del Mondo del 2012 il presidente FIA Jean Todt fece pervenire un messaggio in cui il circuito campano veniva definito «senza dubbio un impianto fantastico per intere generazioni di piloti».

 

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Corriere Adriatico