OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
La Hyundai ha aumentato le immatricolazioni in Italia del 19% nel 2023, in Europa ha il 4,1% del mercato e a livello mondiale ha chiuso l’anno con oltre 4,2 milioni di unità (+6,9%), ma punta ancora più in alto con un approccio solido e pragmatico in tema di tecnologie e propulsioni. Si va infatti dai motori a combustione interna in purezza al full-hybrid, dal mild-hybrid all’ibrido plug-in, dall’elettrico all’idrogeno senza tralasciare campi dove il costruttore coreano è e vuole rimanere tra gli apripista come la guida autonoma, l’Intelligenza Artificiale e le piattaforme definite da software. Un assaggio ci sarà già dal 2025 con l’arrivo della nuova piattaforma IMA mentre l’espansione silenziosa ha raggiunto l’Italia anche industrialmente, grazie agli accordi che permettono all’Iveco dal 2022 di ottenere da Hyundai le celle a combustibile e permetterà di avere un mezzo commerciale leggero elettrico basato sulla nuova piattaforma eLCV e che sarà presentato entro l’anno. Nel frattempo in Corea non stanno certo con le mani in mano. Nel tubo ci sono la Ioniq 7, la Ioniq 3 e forse la piccola Casper per rispondere alla concorrenza che punta a lanciare nei prossimi anni auto elettriche nelle fasce più basse. Nell’attesa, Hyundai rinnova i propri Suv, primo fra tutti il Tucson che affronta il solito restyling di metà vita a 4 anni dalla presentazione con miglioramenti all’estetica, all’elettronica di bordo e ai sistemi di propulsioni mantenendo l’ibrido in tutte e tre le gradazioni (mild, full e plug-in).
Più radicali le novità che riguardano la Santa Fe, il Suv a 7 posti giunto alla quinta generazione con un design decisamente di rottura ispirato ai fuoristrada degli anni ’90.
L’allestimento N Line arriva anche sulla piccola i10 interessata da aggiornamenti estetici, alla connettività di bordo e alla sicurezza. Sotto il cofano solo motori da un litro: aspirato da 67 cv (anche con cambio automatico), turbo da 100 cv e, a breve, anche a GPL. E ora c’è anche una N Line per la Ioniq 5 che rinnova anche il resto della gamma con un frontale modificato, nuovi paraurti, uno spoiler posteriore più lungo di 5 cm e nuovi cerchi. All’interno c’è un’Universal Island più pratica, la piastra di ricarica e comandi più comodi da utilizzare, volante con sensori capacitivi e pixel interattivi, retrovisore digitale, possibilità di utilizzare lo smartphone come chiave, airbag laterali posteriori, un sistema infotelematico e dispositivi di sicurezza ancora più avanzati. Le modifiche hanno interessato anche la scocca, l’isolamento del motore, le sospensioni e il pacco batteria la cui capacità è cresciuta da 77,4 a 84 kWh. Ma la novità più succosa è la Ioniq 5 N, una vera e propria bomba a corrente, grazie ai 478 kW (leggasi 650 cv) e agli 770 Nm dei suoi due motori capaci di girare fino a 21.000 giri/min e di sparare la sportiva coreana da 0 a 100 km/h in 3,4 s., ma anche di regalare puro piacere di guida grazie alle tecnologie sviluppate a Namyang – da qui la denominazione N dei modelli sportivi di Hyundai – e all’assetto messo a punto al Nürburgring. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico