ROMA - Nel mirino dei ladri d’auto finiscono sempre più quelle a noleggio, soprattutto se a breve termine. Il risultato? Oltre 1.800 sottrazione in un anno, ben...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I dati evidenziano che negli anni le organizzazioni criminali hanno ridotto i volumi delle auto sottratte per focalizzarsi su quelle più redditizie e appetibili per il mercato nero dei ricambi e per l’esportazione nei Paesi dell’Est Europa. Tra le vetture monitorate con particolare attenzione un ruolo di primo piano viene riservato a quelle a noleggio, sempre nuove e non sempre custodite dalla clientela in modo adeguato. Una buona notizia riguarda i tassi di recupero che, anche qui contrariamente a quanto avviene sul mercato nazionale (dove solo il 36% delle vetture viene ritrovato), continuano a crescere e lo scorso anno hanno raggiunto la soglia record del 50%. Merito degli investimenti delle società di noleggio a breve termine che negli ultimi anni hanno dotato la propria flotta di dispositivi telematici in grado di supportare le forze dell’ordine nel rilevamento della posizione del veicolo e di guidarle al recupero.
«I nostri ultimi dati confermano e se possibile consolidano - evidenzia Giuseppe Benincasa, direttore generale di Aniasa - il negativo primato europeo e mondiale del nostro Paese nella graduatoria delle nazioni più colpite dalla piaga dei furti d’ auto. La crisi economica degli ultimi anni ha spinto le organizzazioni criminali a puntare con crescente interesse verso questo redditizio business e, in particolare, verso la crescente flotta delle auto a noleggio a breve termine. Numeri significativi, cui si aggiungono quelli del noleggio a lungo termine e del car sharing e che portano a un totale di oltre 6.000 unità le vetture rubate ogni anno alle società di mobilità pay-per-use (lungo termine, breve termine e car sharing). Un fenomeno che in una fase di crisi acuta dell’industria turistica e di recessione economica mette a rischio la sopravvivenza di alcuni operatori meno strutturati». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico