In Francia tassa per le auto con elevata CO2 arriva a 20.000 euro

I Campi Elisi a Parigi
PARIGI - Sopprimendo le modifiche che erano state introdotte dal Senato, i deputati dell'Assemblea Nazionale francese hanno adottato una nuova griglia per il meccanismo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PARIGI - Sopprimendo le modifiche che erano state introdotte dal Senato, i deputati dell'Assemblea Nazionale francese hanno adottato una nuova griglia per il meccanismo bonus-malus che, in quel Paese, premia o penalizza le auto sulla base delle emissioni di CO2. In particolare l'articolo 18 della legge finanziaria stabilisce un inasprimento del malus fino a 20.000 euro di sovrattassa per i modelli con emissioni superiori (a seconda delle categorie) di 174 e 212 g/km. Oggi il massimo della tassa arriva a 12.500 euro.


Ci saranno - stabilisce la legge che è ora definitiva - due passaggi successivi nel 2020, uno dal primo gennaio al 29 febbraio con valori di emissione di CO2 correlati alle omologazioni NEDC, l'altro a partire dal primo marzo con valori di CO2 in WLTP. Il Governo - sottolinea il sito specializzato Autoctu - è rimasto indifferente alle argomentazioni dei membri del Parlamento che hanno sottolineato le conseguenze dell'inasprimento delle imposte.

«Si scoraggia l'acquisto di nuovi modelli» - ha detto Marie-Christine Dalloz, membro della commissione per le finanze, gli affari economici e il controllo del bilancio, al ministro del bilancio Bruno Le Maire. L'ex ministro del bilancio, Eric Woerth, ha parlato «di una forma di isteria» per qualificare questo inasprimento del malus. E ha aggiunto: «I francesi dovrebbero avere ancora diritto all'acquisto di un'auto. Dove andremo a finire?». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico