Formula E, Wehrlein (Porsche): «La Formula 1 non mi manca. Questo campionato è più divertente e sono competitivo»

Pascal Wehrlein pilota della Porsche di Formula E
VALENCIA – Gli occhi non tradiscono grandi emozioni e nemmeno disappunto per due domande probabilmente irritanti, anche se tutt'altro che insopportabili per uno abituato...

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VALENCIA – Gli occhi non tradiscono grandi emozioni e nemmeno disappunto per due domande probabilmente irritanti, anche se tutt'altro che insopportabili per uno abituato a rilasciare dichiarazioni. Che sono se Pascal Wehrlein ha rimpianto la Formula 1 e cosa ha pensato quando, dopo aver dominato l'ePrix di Formula E a Puebla, in Messico, è stato squalificato non appena superato il traguardo. Il 27enne pilota della Tag Heuer Porsche, costruttore che ha già confermato il proprio impegno triennale con la Gen3, le vetture di nuova concezione impiegate a partire dal nono campionato, non si scompone: «La Formula non mi manca per niente».

Come mai?

«Perché la Formula E è molto più divertente e perché con al Porsche sono competitivo. In Formula 1 ho corso due stagioni, ma non ho mai realmente avuto la possibilità di ottenere buoni risultati. Qui riesco ad andare a punti più spesso: è un'altra cosa».

Però non hai vinto nemmeno qui, anche se a Puebla...

«Penso che la sanzione sia stata sproporzionata rispetto all'infrazione. È come se avessi corso quella gara per niente».

Da questa stagione avrai 20 kW in più: sono facili da gestire?

«Più potenza, più divertimento. È chiaro che diverse cose cambiano. Per esempio sul fronte del consumo dell'energia e dell'usura degli pneumatici, ma per noi piloti è senza dubbio più bello».

Quali sono i tuoi favoriti per questa stagione, a parte Andrè Lotter e tu, ovviamente?

«Almeno altri quindici».

Seriamente, dai.

«Difficile dirlo. Pensa allo scorso anno quando alla fine il titolo lo potevano vincere in diciotto».

Succede perché guidate monoposto con le stesse caratteristiche?

«Il fatto di guidare auto simili è un elemento, certo. Ci sono aspetti sui quali non possiamo intervenire, tipo l'aerodinamica o il telaio. Ma questo non significa che le vetture siano identiche perché, ad esempio, ogni circuito richiede un set-up specifico».

Allora dipende dai piloti?

«Praticamente tutti quelli che sono qui hanno alle spalle storie di successo: o in questa o in altre classi».

Quindi è una questione di qualifiche?

«Diciamo che il nuovo sistema è più corretto. Nel senso che non penalizza più quelli che hanno più punti in classifica. La trovo una formula più giusta, oltre che più spettacolare».

Tra due mesi si fa sul serio...

«Dobbiamo ricominciare da dove abbiamo smesso, perché nella seconda parte della stagione abbiamo fatto vedere delle belle cose. In Messico abbiamo anche centrato un doppio podio, ma sappiamo com'è andata a finire. Una certezza la abbiamo: la velocità c'era».

La Porsche è la sola squadra a non aver ancora vinto...

«...Abbiamo fatto dei passi avanti, ma non dobbiamo dimenticare che siamo anche una scuderia “giovane” in Formula E (quella che comincia nel 2022 sarà la terza stagione del team della casa di Zuffenhausen, ndr). E non è che la pandemia ci abbia aiutato».

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Corriere Adriatico