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Era il 2014 quando a Pechino si tenne il primo EPrix della storia di Formula E. Piloti e spettatori furono chiamati a familiarizzare con un modo di correre totalmente diverso. Oltre all’assenza del rombo dei motori, a rendere particolare tale campionato era il cambio di monoposto a metà gara. Se con la Gen2, dotata di batterie più capienti, la sosta è di fatto scomparsa, con la terza generazione si è puntato sull’incremento delle prestazioni. La prossima stagione vedrà l’ingresso della Gen3.5, diretta evoluzione dell’attuale vettura. Un primo assaggio l’abbiamo avuto con la GENBETA che sul tracciato di Londra, lo scorso anno, ha stabilito il record di velocità indoor toccando i 218,71 km/h con il pilota McLaren Jake Hughes.
La monoposto sarà in grado di bruciare lo 0-100 km/h in circa 2 secondi.
Le batterie, con capienza di 55 kWh, saranno realizzate dall’italiana Podium Advanced Technologies, già attiva in MotoE, consentendo di disputare ePrix di oltre un’ora. Marelli, altra eccellenza tricolore, svilupperà il powertrain anteriore che avrà il compito di immagazzinare energia in frenata e generare potenza in accelerazione rendendo la vettura con trazione integrale. Proseguirà la collaborazione con Spark Racing Technology, azienda che ha realizzato i telai delle monoposto elettriche fin dalla prima stagione, mentre Bridgestone fornirà gli pneumatici. Dopo 10 anni l’evoluzione della Formula E non accenna a diminuire. Anzi, la tecnologia permetterà di incrementare ulteriormente le performance delle monoposto elettrice. La Formula 1 è avvisata.
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