Fca. Usb, che ha proclamato sciopero per l'aquisto di Ronaldo, nel mirino degli altri sindacati: «Solo trovate pubblicitarie»

Operai Fca
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TORINO - Scontro tra sindacati che rappresentano i lavoratori delle fabbriche Fca in italia. L'acquisto di Cristiano Ronaldo è stata la miccia che ha fatto scatenare lo scontro. Da una parte l'Unione Sindacale di Base che ha indetto a Melfi due giornate di sciopero dal 15 al 17 luglio per protestare contro l'acquisto del portoghese da parte della Juve.


Dall'altra le altre sigle sindacali (FIM UILM FISMIC UGLM) che denotano «l’eccessiva pubblicità che stanno avendo in questi giorni farneticanti dichiarazioni di scioperi fatte da sindacati che non hanno alcun tipo di rappresentanza, per motivi che non hanno nulla a che vedere con le problematiche reali dei lavoratori italiani della Fca, ci sembrano delle banali trovate pubblicitarie».

C'è da sottolineare comunque che l'acquisto del campione portoghese è stato fatto dalla Juventus, società quotata in borsa ed indipendente da Fca. Entrambe sono controllate dal gruppo Exxor ma hanno bilanci ovviamente distinti. Ulteriore motivo per rendere ancora più incomprensibile il motivo di questo sciopero.

Ecco il testo integrale delle sigle sindacali FIM UILM FISMIC UGLM che si sono dissociate dallo sciopero:


«È incredibile che in una fase così delicata del gruppo FCA, a partire dello stabilimento di Melfi, qualcuno proclami lo sciopero su di una vicenda che nulla ha a che fare con il lavoro e con i lavoratori. Mentre alcuni lavorano quotidianamente affinché si possano costruire le basi per il futuro industriale dello stabilimento di Melfi, alla luce del nuovo piano industriale presentato dall’A.D. Marchionne il 1 giugno 2018, altri – sedicenti sindacati – per mera pubblicità giochino sulla pelle e sul futuro dei lavoratori. Fortunatamente, i lavoratori di Melfi , oltre ad aver dimostrato negli anni di essere persone serie , hanno quella maturità e quella responsabilità di affermare attraverso il loro impe gno quotidiano che questo fantomatico sciopero , oltre a ledere l’immagine risulta essere fuorviante rispetto alle problematiche vere – ovvero il lavoro - che da sempre rappresenta il fulcro e l’obiettivo nobile di ciascuna vera organizzazione sindacale affinché si possa affermare che il lavoro è davvero un bene comune». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico