PARIGI - Le nozze tra Psa e Fca sono ormai in vista e il periodo di fidanzamento, quello cioè in cui si devono ultimare gli ultimi necessari accordi burocratici con...
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Anche perché, ha proseguito Tavares, «è importante che questa scelta venga fatta da un elevato numero di persone. Non è una scelta che spetta solo ai vertici delle due società ma all’insieme dei dirigenti». Nonostante la «comprensibile curiosità», a cominciare da quella dei giornalisti presenti, «non c’è alcuna premura», ha continuato, aggiungendo: «Ci prenderemo il tempo che serve». Per arrivare al matrimonio tra il costruttore francese e il gruppo italo-Usa guidato da Mike Manley, i tempi stimati sono tra i «12 e i 15 mesi» dal momento dell’accordo siglato il 19 dicembre scorso. Un processo «complesso», ha puntualizzato Tavares, in cui vanno espletate tutta una serie di pratiche amministrative e burocratiche con parti terze indirettamente coinvolte, tra cui «almeno 24 Stati» e diverse entità. «Tra la firma e la chiusura - ha detto - non possiamo andare più veloci perché dobbiamo attendere le risposte da parte di tutte queste entità e autorità».
Dopodiché, Fca e Psa passeranno finalmente a «ciò che desiderano fare insieme». A cominciare dalla costruzione delle necessarie «sinergie» per consentire al nuovo colosso automobilistico, il quarto costruttore al mondo in termini di volumi e il terzo in base al fatturato, di affrontare le grandi sfide del futuro, contribuendo ad una nuova era della mobilità sostenibile. La sede principale del nuovo gruppo Fca-Psa - che tra i marchi in portafoglio avrà per esempio Fiat e Chrysler, Peugeot e Citro‰n - sarà in Olanda e sarà quotato su Euronext (Parigi), Borsa Italiana (Milano) e al New York Stock Exchange. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico