Ducati, Bagnaia vede il mondiale: «Concentrato più che mai, approccio non cambia». Agostini: «Accoppiata italiana sarebbe il massimo»

Pecco Bagnaia felice dopo le quattro vittorie in fila in MotoGp
«Ora siamo primi in Campionato e dobbiamo restare concentrati più che mai. L’approccio comunque non cambia: dobbiamo pensare a fare bene il nostro lavoro, come...

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«Ora siamo primi in Campionato e dobbiamo restare concentrati più che mai. L’approccio comunque non cambia: dobbiamo pensare a fare bene il nostro lavoro, come sempre, per cercare di arrivare pronti alla gara di domenica». Appena sbarcato a Sepang per il penultimo Gp della stagione in Malesia, Francesco Bagnaia parla del primo match point che lo attende per riportare il titolo MotoGp in Italia dopo 13 anni. «Sono contento di tornare a correre in Malesia. Sepang è sulla carta un tracciato un pò più “amico”, perciò ci sono tutti i presupposti per poter fare bene». «Francesco Bagnaia con la Ducati è in testa al campionato del mondo, potrebbe vincere il titolo un pilota italiano su una moto italiana. L’ultimo a farlo sono stato io 50 anni fa. Sarebbe davvero il massimo». A dirlo è il campione di motociclismo Giacomo Agostini, in occasione della cerimonia in cui ha ricevuto a Palazzo Pirelli il premio Rosa Camuna, massima onorificenza della Regione Lombardia.

Agostini si dice «orgoglioso» di questo premio: «Ô un riconoscimento per quello che ho fatto nella vita, come sportivo e come uomo. I successi che ho ottenuto sono dovuti anzitutto a un dono di natura, sono nato con l’amore per le due ruote e ci ho sempre creduto». Ai giovani che si avvicinano al motociclismo, il campione dice: «Ci vuole serietà, tanto amore e passione, altrimenti le vittorie non arrivano». Per il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, Agostini è un «grandissimo uomo e campione che ha saputo incarnare lo spirito lombardo, la capacità e l’intraprendenza tipica della nostra terra. Parliamo del campione di motociclismo più titolato a livello internazionale, che ha saputo tenere alto nel mondo il nome della Lombardia con le moto che ha condotto. Nella nostra Regione, non dimentichiamolo, sono nate alcune tra le più importanti case motociclistiche a livello mondiale. La Lombardia ha sempre dimostrato una grande passione per questo sport». Il motociclista è arrivato a Palazzo Pirelli a bordo della sua moto: «Avevo intenzione di arrivare in auto, poi ho cambiato idea».

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Corriere Adriatico