Disabili, una sola auto per ogni permesso. Roma vara la stretta come Milano senza pensare ai disagi degli utilizzatori

Un controllo della Polizia Municipale di Roma ad un'auto con permesso disabili
Un solo veicolo collegato al permesso disabili per la sosta e l’accesso alla Zona a traffico limitato, anzichè i tre contrassegni finora consentiti. È quanto...

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Un solo veicolo collegato al permesso disabili per la sosta e l’accesso alla Zona a traffico limitato, anzichè i tre contrassegni finora consentiti. È quanto prevede la delibera di giunta capitolina licenziata ieri pomeriggio e che punta a decongestionare il traffico nell’area della Ztl, in particolare del centro storico di Roma, ma anche a evitare l’uso contemporaneo di due mezzi collegati allo stesso permesso. Peccato che però l’utilizzo dei due permessi nella stessa giornata è utile ai genitori (o ai nonni) ad esempio quando uno accompagna il figlio disabile a scuola la mattina e l’altro lo va a riprendere all’uscita visti i problemi che certamente devono affrontare sul luogo di lavoro per gestire una quotidianità complicata. Più spazio (solo teorico), dunque, negli stalli per la sosta dei disabili, oggi esposti a una maggiore occupazione a causa dell’uso contemporaneo di più veicoli, ma anche meno traffico nelle zone del centro. Forse un controllo migliore e più capillare dell’utilizzo sarebbe stato certamente un’operazione più efficace, rispetto alla “mannaia” utilizzata dal Comune.

Oppure toglierlo a quelle migliaia di “furbetti” che ne sono in possesso senza averne bisogno. A oggi nella Capitale ai 73.751 permessi disabili sono associate circa 179 mila e 800 targhe, l’obiettivo del Campidoglio è quello di ridurre di oltre il 50 per cento il numero dei veicoli così come già avviene in altre città italiane, a partire da Milano. L’istituzione, da parte del ministero delle infrastrutture e mobilità sostenibili, del contrassegno unico che attraverso una piattaforma dovrà consentire la circolazione libera su tutto il territorio nazionale ai titolari di Cude (Contrassegni speciali di circolazione per persone con disabilità) va nella direzione di una maggiore accessibilità ma anche della riduzione di traffico ed emissioni. Per ciascun permesso sarà consentito associare un secondo veicolo, ma per un tempo determinato. Obiettivo del provvedimento è «limitare il rischio che persone non titolate finiscano per occupare spazi e parcheggi dedicati a chi ne ha reale necessità», sottolinea l’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè.

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Corriere Adriatico